«Sconfitte come quella di Varese ci hanno fatto scattare qualcosa di positivo, la voglia di rubare palla, la convinzione in sé, lo spirito si sacrificio. E magari l'allenatore prova anche il piacere di fare divertire e "conquistare" i suoi giocatori» dice mister Spilli che merita la copertina di quella che è un'impresa in puro stile Varesina, questa sì contro tutti e tutto.
Senza alcuni pilastri (Caverzasi, dioscuro di Mapelli in difesa, Gasparri, Rosa, Di Mauro), reduce dallo 0-2 di Varese in Coppa Italia, contro una milionata di squadra che schierava pure il goleador Ceravolo - prima gara in D dopo una vita nei professionisti (504 presenze, 99 gol) - e sotto un diluvio in uno stadio squalificato senza pubblico, la Varesina alla fine ha urlato di gioia negli spogliatoi come nel giorno della prima serie D dopo la scalata dalla terza categoria.
Ha urlato non tanto per il 3-2 maturato in circostanze semieroiche (10 minuti di recupero, un arbitro che quando ha iniziato a sbagliare, ha continuato a farlo sempre di più fino alla fine, invertendo qualunque decisione ovvia, un campo bersagliato da ondate di diluvio, i pronostici della vigilia che vedevano un solo risultato, e neppure stretto, a favore degli ospiti) ma perché quella fiammella che ha iniziato ad ardere nella prima mezz'ora di calcio perfetto per farti innamorare - corsa, tecnica, dedizione, altruismo in una squadra simile nell'anima ma completamente diversa nel vestito da quella dell'ultima stagione - è diventata incendio non per colpa del cielo, ma di chi, quaggiù, soffiava sulla cenere di domenica scorsa al Franco Ossola.
Scegliamo tre pennellate per descrivere quello che è un quadro in cui ci sono davvero tutti.
Prima pennellata. L'ultimo arrivato Andrea Mazia, vent'anni, bolognese e bomber della Primavera delle Due Torri anche al Viareggio: debutta al minuto 75 mentre il Palazzolo, sotto di un gol, le sta provando tutte per arrivare al pari. Gli bastano 13 minuti per scaraventare in fondo alla rete il primo pallone toccato in area: questo si chiama fiuto del gol o, in due parole, essere predestinati. Ricordiamoci e ricordatevi del suo nome.
Seconda pennellata. Sindrit Guri, quello che secondo i soliti opinionisti social senza tesserino «giocava come un anno fa a Varese», ha messo lì 3 assist per i 3 gol dando l'idea di giocare in pantofole, anzi con due ali al posto dei piedi, su un campo a tratti impraticabile: colpi di tacco, dribbling, lanci con il goniometro e, qui sta il bello, recuperi difensivi da maratoneta olimpico. E poi dicono che non conta lo spirito del posto in cui lavori - dove tutti ti accolgono, se non da amico, almeno da professionista - a fare la differenza e a contagiarti. Gli applausi e gli incitamenti dei compagni in tribuna ad ogni tocco di palla di Guri testimoniano di come l'albanese si faccia voler bene e di quanto meriti questo affetto.
Terza e ultima pennellata (non ce ne vogliano gli altri se non li citiamo tutti, da Mapelli, davvero magistrale, a Sali e Bertoli, da Coghetto - il "6" ovunque - al portiere Chironi che ha fatto vedere di poter fare la parata della partita a tempo scaduto nonostante fosse stato ravvisato un fuorigioco bresciano sulla stessa azione). Varesina in campo in maglia giallonera: perché se sei un Mastino, e se sei varesino, lo sei mostri a tutti, dentro e fuori. Non a parole, ma nei fatti: e oggi questa è stata una squadra di veri mastini.
I GOL
20' 1-0 Bertoli insacca su rimpallo dopo il tiro di Sali e, soprattutto, un'azione strepitosa con dribbling e taglio di Guri da destra che fa saltare per aria la difesa ospite
22' 2-0 Ancora Guri a illuminare e a sbilanciare tutti sull'out di destra, stavolta in area è Sali a insaccare abbastanza facilmente
62' 2-1 Ceravolo va sul dischetto e insacca dopo un contrasto tra Tremolada (neoentrato, ha cambiato faccia alla partita) e Guidetti che, all'apparenza, sembrava falloso ma dalla parte opposta
88' 3-1 Guri dal limite dell’area pesca Mazia che mette nell'angolino il tris
93' 3-2 Cagia atterra Tremolada e Ceravolo dal dischetto insacca nuovamente
IL TABELLINO
Varesina-Pro Palazzolo 3-2 (2-0)
Reti: 20’ Bertoli (V), 22’ Sali (V), 62’ Ceravolo rig. (P), 88’ Mazia (V), 93’ Ceravolo rig. (P)
Varesina (3-4-3): Chironi; Mapelli, Cosentino (81’ Cagia), Coghetto; Miconi (94’ Siciliano), Guidetti, Gianola, Giorgi (65’ Bobbo); Sali (75’ Mazia), Guri, Bertoli (71’ Ghioldi). A disp.: Macchi, Isufi, Sassi, Gozzo. All: Spilli
Palazzolo (3-5-2): Lionetti; Armati, Bane (46' Saltarelli), Allievi; Zocco (81' Amaral, Pinardi (69' Alessandro), Muhic, Poledri, Ciccone; Ceravolo, Arras (54' Tremolada). A disposizione: Doldi, Pedone, Oliveri, Conti, Paderno. All: Didu.
Arbitro: Riccardo Dasso di Genova (Frunza/Botto)
Note - Ammoniti: Pinardi (P), Cosentino (V), Bane (P), Armati (P), Ghioldi (V), Mapelli (V), Sali (V), Cagia (V). Gara disputata a porte chiuse. Angoli: 2-3
LA VOCE DEL MISTER
«I primi trenta minuti bellissimi in cui abbiamo tirato fuori la Varesina che vorrei sempre vedere. Ho chiesto sacrifici a Cosentino e Guri, abbiamo rischiato un po', ho tolto Bertoli perché ha un problemino e non volevo rischiare. Ringrazio i ragazzi perché hanno tenuto testa a una favorita» alcune delle parole, che fanno la differenza, di mister Spilli.
Girone B - La prima giornata
Breno-Fanfulla 2-0, Chievo-Sangiuliano 1-1, Club Milano-Vigasio 1-2, Crema-Ciliverghe 1-1, Folgore Caratese-Magenta 1-2, Ospitaletto-Castellanzese 2-0, Pro Sesto-Casatese Merate 3-1, Sant'Angelo-Arconatese 4-1, Varesina-Palazzolo 3-2, Desenzano-Sondrio 2-0.
La classifica
Varesina, Sant'Angelo, Pro Sesto, Breno, Desenzano, Ospitaletto, Magenta, Vigasio 3. Chievo, Ciliverghe, Crema, Sangiuliano 1. Pro Palazzolo, Club Milano, Folgore Caratese, Casatese, Castellanzese, Fanfulla, Nuova Sondrio, Arconatese 0.
Seconda giornata - Domenica 15
Ore 15: Pro Palazzolo-Chievo (sabato 14), Arconatese-Varesina (a Pero), Casatese-Folgore Caratese, Castellanzese-Pro Sesto, Ciliverghe-Club Milano, Fanfulla-Crema, Magenta-Desenzano, Nuova Sondrio-Sant'Angelo, Sangiuliano-Breno, Vigasio-Ospitaletto.