State piangendo, stiamo piangendo.
La cattedrale olimpica della spada e un Grand Palais di Parigi infuocato per le sue atlete non possono nulla: alla fine, quando il pareggio nel minuto supplementare dopo una rimonta azzurra celestiale, che ci aveva visto sotto anche di 4 stoccate, avrebbe dato l'oro alle francesi, è arrivato l'ultimo tocco da lacrime di Alberta Santuccio, che aveva pareggiato a 13 secondi falla fine: 30-29.
È arrivata la rivincita dopo le beffe e i torti patiti finora, la voglia di aggrapparsi a una virgola per trasformarla in un punto, tenersi per mano e saltare lassù, verso il cielo di Olimpia per la prima volta nella storia della spada femminile a squadre.
Grazie ragazze della spada, grazie di questa stoccata supplementare olimpica, grazie di averci regalato questo boato ancora più grande di quello degli ottomila del Grand Palais: Alberta Santuccio, Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi e l'eterna Mara Navarria, subentrata e all'ultima gara, siete le nostre regine di spada.
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