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Territorio | 24 maggio 2024, 07:38

Erika Chinaglia, artista nella "capitale" della ceramica a Cerro di Laveno: «Negli oggetti che realizzo metto mani, estro ed emozioni»

Nella sua bottega a due passi dal Museo Internazionale e dalle sponde del Lago Maggiore vengono ad imparare bambini, adulti e persino over 80: «Nel mio negozio vengono gli appassionati dell'arte della ceramica e i turisti italiani e stranieri che dopo una visita al museo o alla spiaggetta di Cerro cercano l'oggetto di design come ricordo»

Erika Chinaglia al lavoro nel suo laboratorio di ceramica a Cerro di Laveno

Erika Chinaglia al lavoro nel suo laboratorio di ceramica a Cerro di Laveno

Erika Chinaglia è un'artista della lavorazione della ceramica che da circa un anno ha aperto la sua bottega artistica "Terra e Fuoco Lab" a Cerro di Laveno Mombello, proprio nel cuore della storia della ceramica lavenese, a due passi dalla sede del prestigioso e storico Museo Internazionale del design ceramico, meta di numerosi appassionati di storia e di design. 

Perché Erika questa scelta?

Ho gestito un omonimo laboratorio artistico per oltre un decennio a Cocquio Trevisago, poi è capitato che si sono liberati degli spazi commerciali nella suggestiva piazzetta di Cerro e non mi sono lasciata scappare l’occasione, in quanto da sempre appassionata di design ceramico. In questo luogo si respira ancora un'atmosfera magica, proprio per via della presenza del museo che racchiude la storia, la tradizione e la cultura della lavorazione della ceramica di Laveno famosa in tutto il mondo.

Sei una giovane artista, come è nata questa passione per la ceramica?

Credo di averla sempre avuta dentro. Conseguito il diploma, mi sono subito iscritta ad un corso, poi sono andata a lavorare in un'attività artigianale di ceramica ora dismessa che si chiamava il Coccio. Dopo esperienze lavorative durate circa due anni, ho iniziato a frequentare dei corsi della prestigiosa scuola Cova a Milano. Successivamente sono andata a bottega a Celle Ligure dal maestro Marcello Mannuzza. Dopo questa "gavetta" mi sono iscritta alla scuola Ranieri a Deruta in provincia di Perugia, un'eccellenza italiana in questo settore e infine mi sono messa a elaborare le mie creazioni.

Che oggetti e manufatti realizzi in particolare?

Parto dalla foggiatura fatta al tornio che è un'antica tecnica dei vasai, poi proseguo con le decorazioni e con la successiva smaltatura. Tutti questi procedimenti sono fatti rigorosamente a mano, i vari oggetti che realizzo sono frutto del mio estro creativo, dalle mie emozioni, dove il design e la ricerca artistica sono al primo posto. 

Quale tipo di clientela è interessata in particolare ai tuoi lavori?

Ci sono due tipi di clientela: i veri appassionati dell’arte della ceramica che generalmente sono donne. Poi ci sono i turisti italiani e stranieri che vengono a visitare il museo o a passare qualche oretta nella stupenda e suggestiva spiaggetta di Cerro e acquistano l’oggetto di design come ricordo del luogo e del Lago Maggiore. 

Tieni anche corsi e laboratori didattici sulla lavorazione della ceramica?

Tanti, soprattutto nelle scuole dove ho un piacevole riscontro dagli alunni e dal corpo docente. I laboratori di ceramica arricchiscono la formazione didattica attraverso la manualità, stimolando l’estro degli studenti che si sentono particolarmente coinvolti. Quest’anno ad esempio alle scuole medie di Laveno, si è realizzato un importante progetto ispirato ad Antonia Campi, che è stata un'importante designer delle storiche Ceramiche Lavenesi. Nel mio laboratorio ho esposto le foto dei diversi progetti realizzati dagli studenti, segno di riconoscimento verso la grande designer, che con il suo estro e genialità ha reso famosa la nostra ceramica nel mondo. 

Tieni corsi specifici anche nel tuo laboratorio?

Certamente con diverse proposte e dove si iscrivono sia i bambini che tutte le persone  che vogliono mettersi in gioco e scoprire la manualità e la creatività in questa "attività curatrice" che aiuta anche a livello psicologico e mentale la propria autostima, perché è bello poi far vedere o regalare agli amici gli oggetti che si sono realizzati con le proprie mani. Nei miei corsi ho avuto anche persone oltre gli 80 anni, questo dimostra che l’arte non ha età e la voglia di apprendere cose nuove tiene viva la mente. Inoltre nel mio laboratorio è possibile, per chi ha già  famigliarità con la lavorazione dell’argilla, lavorare insieme per realizzare i propri progetti. Su questo aspetto inoltre sto avviando collaborazioni con vari artisti, creando workshop in team, come quello attualmente in corso, di scultura anatomica, con l’artista Irene Cornacchia. 

La bottega artistica i Erika Chinaglia ha anche un sito web www.terraefuocolab.com e una pagina Facebook. 

Claudio Ferretti

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