VIDEO. Gorla Minore, Fabiana Ermoni: «Ho deciso di rimboccarmi le maniche e provare a dare una mano»

Alla guida della lista civica “Progetto per Gorla più Viva”, appoggiata dai partiti di centro destra, è ancora una vota Fabiana Ermoni (43 anni, controller all’aeroporto di Malpensa), che dopo aver sfiorato la vittoria 5 anni fa ha deciso di ritentare la conquista di Villa Durini alle amministrative di giugno.

Cosa l’ha spinta a decidere di ricandidarsi?
«Io sono cresciuta e vissuta a Gorla Minore, ma ho anche viaggiato spesso, e queste esperienze mi hanno fatto capire che sono fortunata a vivere in una realtà come Gorla, che però ha anche ampi margini di miglioramento per quello che riguarda i servizi e le infrastrutture del territorio.
È questa voglia di migliorare, di rendere Gorla più bella, più decorosa, più pulita, più viva, che mi ha fatto decidere, invece di lamentarmi, di rimboccarmi le maniche e riprovare a dare una mano, per quello che posso, ai miei concittadini.
Il mio impegno, però, è iniziato anni nelle associazioni, con cui ho sempre cercato di collaborare e dare il mio contributo, nel mio piccolo, a quella che era la vita comunitaria; poi è nata anche la passione politica intesa come la cura della comunità».

Questo è lo spirito anche della squadra che la accompagna?
«Si tratta di un progetto formato da una serie di persone che ho contattato e che negli anni hanno formato il gruppo della lista civica; un gruppo formato non solo dai candidati, ma dai tanti supporters che negli anni ci hanno aiutato in questo percorso, con loro stiamo cercando di proporre qualcosa di nuovo, di innovativo e di alternativo al passato.
Sono tutte persone che vogliono bene a Gorla e hanno voglia di fare, piene di entusiasmo che spero riescano a trasmettere a tutti i gorlesi; abbiamo tante idee, ma soprattutto abbiamo tanta voglia di fare e di farlo bene».

Che tipo di campagna elettorale vorrebbe vedere qui in paese?
«Mi aspetto una campagna elettorale, tranquilla, improntata sulle proposte e positiva; siamo in un piccolo paese, ci conosciamo tutti, non ci sono nemici o avversari, ma semplicemente due gruppi con visioni differenti si come gestire il paese, per questo noi non faremo mancare la nostra opinione, ma sarà sempre espressa in maniera costruttiva.
Spero di non essere delusa in questa mia aspettativa e credo che sia dovuto ai cittadini un’ambiente più positivo nell’esporre le proprie idee, altrimenti il risultato è quello di allontanare le persone dalla politica come succede a livello nazionale.
Il paese è piccolo, la gente mormora, però, e purtroppo ho già sentito delle voci molto strane, quindi vorrei rassicurare tutti sul fatto che nulla di tutto ciò è vero e se vinceremo supporteremo tutte le realtà cittadine».

Qualora dovesse vincere cosa farà per prima cosa entrata in ufficio?
«Se dovessi vincere la prima cosa sarà sicuramente l’organizzazione; per me è importante capire chi fa cosa, come lo deve fare e dove sono le criticità e gli ostacoli, per poter intervenire e risolverle.
Inoltre credo sia fondamentale dare delle priorità a quelle che saranno le proposte del nostro programma, perché nei prossimi anni la pianificazione sarà fondamentale visto che il bilancio non può sicuramente affrontare tutte le spese che ci aspettano senza partecipare a bandi sovracomunali».

Se diventasse sindaco, alla fine del suo primo mandato quale vorrebbe che fosse il suo lascito?
«Se fosse, dopo cinque anni vorrei che la gente di Gorla mi dicesse che li ho ascoltati e che ho lavorato bene insieme al mio gruppo, che starà con me e fornirà un importante contributo, quindi sì, vorrei che le persone mi dicessero che li ho ascoltai veramente e che ho dato loro dei servizi efficienti e delle possibilità in più per una Gorla più bella e più viva».

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