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Attualità | 22 aprile 2024, 14:10

Il killer di Savona ha ucciso il compagno di cella perché avrebbe cambiato canale senza chiederglielo

L'omicidio in carcere a Opera: per un telecomando il killer dell'ex moglie Deborah Ballesio uccisa al karaoke della città ligure avrebbe strangolato con la cintura dell'accappatoio il suo compagno di cella

Il killer di Savona ha ucciso il compagno di cella perché avrebbe cambiato canale senza chiederglielo

Una banale lite per il telecomando. Questo avrebbe scatenato l'ira di Domenico Mimmo Massari che in preda ad un raptus di rabbia avrebbe prima colpito alla testa con un manico di scopa il compagno di cella nel carcere di Opera a Milano Antonio Magrini e poi lo avrebbe strangolato con la cintura dell'accappatoio.

Magrini, secondo quanto raccontato agli inquirenti dall'omicida che nel luglio del 2019 uccise a Savona ai Bagni Aquario l'ex moglie Deborah Ballesio con 5 colpi d'arma da fuoco, avrebbe cambiato il canale della tv senza il suo consenso.

Magrini, detto Toni Cavallero, fratello dell'ex capo della mala di San Siro, 68 anni, barese di nascita ma con una casa a Varazze, era stato arrestato dalla guardia di finanza proprio nel comune varazzino nel giugno del 2018per concorso in un traffico internazionale di cocaina con un clan di albanesi. Sarebbero stati cinque gli episodi contestati all'uomo tutti avvenuti nel milanese.

Lo scorso 23 ottobre Magrini si era presentato spontaneamente nel carcere di Milano per scontare la pena. Poi da quattro mesi era nella stessa cella con Massari. Nessuna segnalazione era stata fatta per "incompatibilità" o per liti tra i due.

L'OMICIDIO DEL KARAOKE

Massari uccise l’ex moglie Deborah Ballesio il 13 luglio del 2019 sparandole in via Nizza, ai Bagni Aquario di Savona. Era entrato nel locale con un cappellino calato sugli occhi, si era avvicinato alla donna nella zona del mixer chiedendo: "Ti ricordi di me?".

Poi aveva esploso la successione dei colpi di pistola, una 57 magnum Smith e Wesson rubata nel 2012 a Milano, Cinque proiettili di piccolo calibro, mentre un sesto sparo fuori traiettoria era stato quello che aveva provocato il ferimento di due donne e una bambina.

Il killer savonese aveva con sè, oltre ai proiettili, anche due coltellini a serramanico e per tentare un'ultima, disperata fuga che lo aveva portato fino a Sanremo aveva minacciato con la pistola un automobilista, Antonio Moio, 20enne, lo aveva legato e costretto a portarlo nel comune sanremese.

L'uomo si era così consegnato dopo una fuga durata un giorno (era rimasto nascosto sulle alture di Savona alla Madonna del Monte una notte), in carcere  facendosi notare per i tre colpi di pistola sparati in aria all’ingresso della casa circondariale.

Massari aveva cercato l’ex moglie trovandola nella serata del karaoke dove lei faceva l’animatrice e uccidendola per questioni di soldi. L'uomo aveva dato fuoco anni prima al night "Il Follia", un club di lap dance che insieme a Deborah Ballesio aveva avviato ad Altare ( aveva investito circa 400mila in contanti, proventi di vari locali in Spagna e spaccio di sostanze stupefacenti) e anche il vicino mobilificio ne era risultato gravemente danneggiato.

Per quel fatto aveva patteggiato una pena di tre anni e due mesi. Ed era scattato il divieto di avvicinarsi alla donna, alla quale, fra l'altro, aveva anche allagato l'appartamento situato a Plodio.

"Potevo ucciderla prima, volevo solo i miei soldi, quando sono uscito ho fatto passare una quarantina di giorni per prendere il denaro nascosto in un terreno a Plodio (250-300mila euro) però le arbanelle non c'erano più. Sono caduto in uno sconforto, in una grande crisi depressiva” aveva dichiarato in Tribunale il killer.

Luciano Parodi sa Savonanews.it

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