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Busto Arsizio | 18 aprile 2024, 22:43

Da piazza mercato a piazza “Fili Urbani”: rigenerazione urbana e sociale. Il sindaco rassicura gli ambulanti

VIDEO. È stata presentata questa sera ai Molini Marzoli la strategia di sviluppo che trasformerà l’area del piazzale dei Bersaglieri, vicino alla stazione delle Ferrovie Nord, con progetti materiali e immateriali. Operatori del mercato di Busto preoccupati, Antonelli prova a tranquillizzarli

Da piazza mercato a piazza “Fili Urbani”: rigenerazione urbana e sociale. Il sindaco rassicura gli ambulanti

Un grande progetto di rigenerazione urbana e – non meno importante – di rigenerazione “personale”. Umana. Sociale. Per tessere legami tra gli spazi ma anche tra le persone.

È stata presentata questa sera ai Molini Marzoli la strategia di sviluppo “Fili Urbani. Connettere energie, unire la città” che trasformerà l’area del piazzale dei Bersaglieri, dove si svolge il mercato cittadino di Busto Arsizio, vicino alla stazione delle Ferrovie Nord.
Un’opera da oltre 20 milioni di euro, a carico di Regione Lombardia per 15 milioni finanziati con fondi strutturali e di investimento europei.
Un progetto che vuole essere «quanto più partecipato possibile dalla comunità di Busto»: tutte le informazioni su filiurbani.it.
Presenti in Sala Tramogge anche gli operatori del mercato, preoccupati per il cantiere che partirà a settembre. Il sindaco Emanuele Antonelli li ha rassicurati: «Il mercato si sposterà provvisoriamente dietro, verso via Muratori. Poi sfrutterà anche il piano terra del nuovo parcheggio» (video in fondo).

La presentazione del sindaco

«L’area delle Ferrovie Nord ha una storia un po’ complessa. Non è stata mai superata la cesura tra Sant’Edoardo e il centro, avvertiti ancora come realtà separate – ha esordito Antonelli –. Grazie al progetto Fili Urbani, l’area del parcheggio del mercato usata due volte la settimana diventerà un luogo da vivere, di crescita e confronto e per trovare opportunità».
Sarà «una piazza più bella e attrattiva, più verde». Ma «oltre alla bella cornice», sono stati presentati anche i «contenuti», rivolti in particolare a «giovani, anziani, persone in cerca di occupazione».
Il fine è fare di Busto «una città più inclusiva»: «Uno dei primi fattori è una formazione adeguata per entrare nel mercato del lavoro. Ma inclusione è anche socializzazione». Il sindaco ha quindi tratteggiato l’immagine di una città «più sostenibile e più attrattiva: servizi di massimo livello in un ambiente gradevole. Cominciamo a chiamarla piazza dei Fili Urbani».

Le nuove strutture

L’assessore all’Urbanistica Giorgio Mariani, che ha seguito il progetto in tutte le sue fasi, ha presentato le «azioni materiali»: «Verrà realizzato un “condensatore culturale”, un edificio dove fare incontrare giovani, over 65 e persone in cerca di lavoro. Un mix per non lasciare indietro nessuno, con occasioni di dialogo tra le varie generazioni».

Sorgerà anche un parcheggio: «Avrà una forma curva e disporrà di 310 posti auto». L’attuale posteggio verrà sistemato a verde. «E l’Insubria farà qui un centro di ricerca sull’invecchiamento di successo», ha ricordato Mariani.

I progetti

Il nuovo edificio avrà al piano terra un bar e uno spazio espositivo e di coworking, mentre il tetto sarà piatto e ospiterà un ristorante: «Abbiamo preso questa decisione, portata avanti non senza problemi con Regione Lombardia – ha rivelato l’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni –. L’edificio rilancia l’area se “vive” e per questo servono persone che lo frequentino e sostenibilità economica. Senza soldi le azioni immateriali rimangono tali». Azioni che hanno l’obiettivo di «re-insegnare a mettersi in gioco e formare nuove professionalità per chi fa fatica a entrare o tornare nel mercato del lavoro. E anche di creare interazioni tra giovani e meno giovani, con i secondi che possono prendere dimestichezza con il mondo digitale».

L’assessore alle Politiche educative Daniela Cerana ha parlato di un «ponte tra giovani e opportunità nel territorio e non solo: consulenza personalizzata, orientamento professionale e così via. Ci sarà anche uno spazio del fare: i ragazzi potranno co-progettare insieme, mettere alla prova capacità creative e gestionali. E la vera sfida è il coinvolgimento attivo dei Neet».

I progetti saranno realizzati dagli enti del terzo settore che hanno partecipato alla co-progettazione: un’associazione temporanea di imprese, coordinata dalla cooperativa Elaborando, per quanto riguarda le azioni rivolte ai giovani; l’Istituto La Provvidenza per le azioni rivolte ai meno giovani. In fase di assegnazione i servizi rivolti alle persone in cerca di occupazione.
Le attività si svolgeranno inizialmente nello “Spazio Fili Urbani” ai Molini Marzoli.

Studenti premiati

Questa sera è stato presentato il logo scelto per accompagnare la strategia e sono stati premiati i vincitori del concorso. A realizzarlo sono stati Filippo Galli, Luca Campanelli, Samuele Menabo, Alessia Tremamunno, Mattia Sansò dell’istituto tecnico grafica e comunicazione Olga Fiorini.

Menzioni di merito anche per il lavoro di Anna Tommasella del Circolo Gagarin e di Margherita Banfi del liceo artistico Candiani.

Ambulanti rassicurati

Nel finale, un ambulante del mercato ha espresso le proprie preoccupazioni: «Siamo 120 operatori. Non conosciamo il nostro futuro e non ci staremo in quella nuova piazza». Antonelli lo ha rassicurato: «Durante i lavori il mercato si sposterà dietro, dove c’è la birreria, e poi sarà nella piazza e usufruirà anche del piano terra del parcheggio multipiano».

Riccardo Canetta

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