Basta una partita da Mastini per andare a giocarci il titolo. Nonostante tutti e tutto

Noi non dimentichiamo.

Non dimentichiamo che dopo una stagione in cui è successo di tutto, dal disco fermatosi sulla linea di porta di Andergassen invece che pochi minuscoli centimetri oltre nella semifinale di Coppa Italia all'operazione subita dal coach - evento mai verificatosi a memoria d'uomo - dai colpi bassi di Buono alle trasferte in 13 e 14 uomini, dalle squalifiche di Schina agli addi diversi, seppur entrambi improvvisi, di Gibbons e Desautels, dall'assenza dei rinforzi "aostani" al capo arbitro di una semifinale che ha indossato da giocatore la maglia degli avversari del Varese, nonostante questo "tutto" siamo qui, a una sola partita dalla finale. 

Non dimentichiamo che, seppure senza uno straniero squalificato per una frase detta dopo la sirena al capo arbitro e alla quaterna di cui sopra, basta un'ultima notte da Mastini per arrivare a giocarci il titolo contro Pergine o Caldaro. 

Non dimentichiamo le parole di Edoardo Raimondi dopo gara 5 persa in casa nell'ultima finale, con il Caldaro sul 3-2 a un passo dal titolo: «Se le nostre "performance" non sono sufficienti, dobbiamo giocare con molta più disciplina, non solo nelle penalità, e cambiare il nostro atteggiamento nelle piccole cose, a partire dalla capacità di restare in battaglia, soffrire e supportarci nelle difficoltà per 60 minuti. Dovremo essere molto più solidi come squadra durante ogni singolo cambio, sapendo gestire le emozioni: serve molta molta più concretezza nell'atteggiamento. Torniamo a pensare alle cose semplici che ci hanno portato al successo. A gestire i primi e gli ultimi cinque minuti di ogni tempo con solidità, giocando con la testa sia in superiorità che inferiorità numerica. Se torneremo a giocare in modo semplice, lineare, intelligente, solido e concreto rivedremo la squadra che ci aspettiamo. Sta a noi cercare di reagire, l'obiettivo è lo stesso che avevamo prima dell'ultima volta. Se siamo una squadra da titolo, dobbiamo dimostrarlo».

Non dimentichiamo che nel cuore, nella carriera, nella vita di ogni Mastino esiste un posticino che custodisce tutto ciò che serve per vincere una sfida come questa che è stata già stata vinta due volte, stessa pista stessi tifosi stessi avversari, proprio da ciascuno di questi giocatori.

Non dimentichiamo che si può vincere anche con uno straniero in meno, anche se l'Appiano è più giovane e fresco, anche se sul ghiaccio è già stato lasciato molto dagli "immortali" gialloneri perché i Mastini sanno giocare come una squadra e come un gruppo come nessun'altra squadra e nessun altro gruppo.

Non dimentichiamo che in porta abbiamo Rocco Perla.

Non dimentichiamo che il colpo di coda vincente fa parte della nostra identità e del nostro modo di essere.

Non dimentichiamo il piacere e la libertà di giocare per il popolo giallonero (e il piacere del popolo giallonero di tifare e cantare per questa squadra).

Non dimentichiamo che basta una sola, grande prova da Varese, di "quel" Varese che abbiamo conosciuto e continuiamo ad amare, per arrivare stasera alle 22.30 a dirci: ce l'abbiamo fatta anche senza un arbitro che ha indossato i colori gialloneri.

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Semifinali (al meglio delle 5 gare)

Gara 5 - Stasera
Varese-Appiano (20.30) - Arbitri: Nicola Basso, Simone Lega (Federico Cusin, Aleksandr Petrov)
Pergine-Caldaro (20.30) - Arbitri: Andrea Benvegnù, Federico Giacomozzi (Paolo Brondi, Matthias Cristeli)

In caso di parità al 60': 20 minuti di overtime (chi segna, vince) e poi eventuali rigori

Biglietti: alla cassa del palaghiaccio o acquistabili in prevendita cliccando QUI - Gli Under 14 entrano gratuitamente, come da inizio playoff
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Finale (al meglio delle 7 gare)
Gara 1, sabato 30 marzo
Gara 2, martedì 2 aprile
Gara 3, giovedì 4 aprile
Gara 4, sabato 6 aprile
Eventuale gara 5, martedì 9 aprile
Eventuale gara 6, giovedì 11 aprile
Eventuale gara 7, sabato 13 aprile