Se è vero che la guerra in Ucraina dura da due anni è altrettanto vero che l'esercito del bene rappresentato da coloro che stanno dando una mano alla popolazione ucraina martoriata non molla e anzi si espande sempre di più.
Di questo esercito fa sicuramente parte la Rete Solidale della provincia di Varese che base a Ternate e che è coordinata da Silvano Ribolzi che sin dal primo giorno si è messo in moto e non si è più fermato.
Come il bene sia contagioso lo dimostra anche il fatto che alla Rete varesina è arrivato parte del testamento di una signora, Gianna Favero Talon di Biella, scomparsa alcune settimane fa, che ha deciso di donare suoi vestiti in beneficenza.
«La nostra raccolta si espande sempre più - sottolinea Ribolzi - vorrei ringraziare la signora Gianna Favero Tolon, aveva 84 anni ed ora veglia tutti noi dal cielo. Una donna intraprendente, sempre attiva, sempre sul pezzo, disponibile ad aiutare il prossimo: ha fatto parte per quasi trent’anni della Proloco e con il suo sorriso si è sempre data da fare per la comunità. Era una donna molto convinta di quello che faceva ed ha pensato di non smettere neppure dopo la sua morte. Ha infatti lasciato come testamento la volontà di donare tutti i suoi averi in beneficenza».
Silvano ringrazia Cristiana e gli altri figli della signora Gianna, che ha fatto in modo che il desiderio della mamma si avverasse, recapitando a Ternate parte dei suoi abiti da donare agli ucraini bisognosi.
La signora Cristiana da Biella è arrivata alla Rete Solidale della provincia di Varese tramite una conoscenza comune, quella di Alessandra Bertoni della farmacia di Buguggiate.
«Ringrazio di cuore anche Alessandra che ci dà una mano nella raccolta dei medicinali, come anche Luigina Galli che ci aiuta da Sotto il Monte in provincia di Bergamo, i fratelli Tolon, Cristiana, Valter e Caterina Elena, David Tira che già due volte ci ha dato offerte per sostenere parte del viaggio» aggiunge il coordinatore dei volontari del giovedì.
A proposito, è in via di definizione la spedizione del 5° tir di aiuti verso l'Ucraina e nelle prossime settimane verrà realizzata un'altra pizzata benefica per raccogliere i fondi necessari per il viaggio. Servono in particolare cibo a lunga conservazione e prodotti per l'igiene personale.
Inevitabile una riflessione di Silvano Ribolzi a due anni dall'inizio di una guerra che continua a non avere una fine.
«Due anni fa il giorno 24 febbraio è iniziata la guerra tra Russia e Ucraina ed esattamente dopo due giorni con l’aiuto di mia moglie Angelica, ho iniziato la strada in salita che ancora stiamo percorrendo. Durante il cammino abbiamo incontrato tantissime persone che hanno deciso di stringerci la mano e fare la salita con noi. Ad oggi abbiamo creato una grandissima rete solidale con persone che ci aiutano da qualsiasi paese, provincia e anche regione. Sarà molto difficile ma spero che tutto questo finisca il prima possibile» sottolinea Silvano il quale ha chiesto a chi lo segue sui social di condividere un messaggio scritto in diverse lingue.
Ecco il testo:
"NO ALLA GUERRA SI ALLA FRATELLANZA E ALL'AMORE TRA I POPOLI.
Tu capo di stato, leggi rileggi e rifletti ... hai anche tu una famiglia e degli eredi... fai in modo di lasciare un buon ricordo di te e quando i tuoi nipoti leggono sui libri di storia il tuo nome ne possano essere fieri ma non perché hai vinto la guerra ma perché L'HAI FERMATA!!!"