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Politica | 02 dicembre 2023, 11:57

Congresso di FdI, confermato Pellicini: «L’obiettivo è conquistare il Comune di Varese»

Il deputato, commissario uscente, da oggi è presidente provinciale del partito: «Ci concentreremo nell’eleggere sindaci di Fratelli d’Italia a partire dal 2024», ha detto. Commozione e tanti applausi per il consigliere regionale Martignoni: «Ti aspettiamo presto»

Congresso di FdI, confermato Pellicini: «L’obiettivo è conquistare il Comune di Varese»

È il giorno del congresso di Fratelli d’Italia. È il giorno di Andrea Pellicini, commissario uscente e, da oggi, presidente provinciale del partito.
Un congresso unitario che conferma il deputato alla guida di quello che oggi è il principale partito anche in provincia. L’appuntamento al teatro Santuccio di Varese si è aperto con un grande applauso per Giuseppe De Bernardi Martignoni, consigliere regionale e storico militante della destra nel territorio, assente per motivi di salute. «Per me è un fratello maggiore, sono stato assessore con lui in Provincia», ha detto un commosso Pellicini.

Questa sera si conosceranno anche i nomi dei tredici componenti del Direttivo provinciale e dei cinque componenti della Commissione provinciale di garanzia.

L’intervento del segretario

«Oggi ci troviamo davanti a Palazzo Estense – ha esordito Pellicini –. Il nostro obiettivo deve essere attraversare la strada e conquistare il palazzo comunale di Varese».
Ma se questo è l’impegno in vista del 2027, per il prossimo anno, con l’appuntamento delle amministrative, la mission è «vincere le elezioni portando una schiera di nostri sindaci. Noi abbiamo l’onore di avere con Emanuele Antonelli il sindaco di Busto Arsizio, città più importante dal punto di vista della popolazione. Recentemente ha aderito anche Marco Colombo di Daverio. Poi abbiamo vicesindaci e assessori, ma non altri primi cittadini». Da ex sindaco di Luino, Pellicini ha insistito: «Dobbiamo lavorare e chiedere il sostegno dei nostri alleati perché anche noi possiamo avere dei candidati. Ci concentreremo nell’eleggere sindaci di FdI come obiettivo principale, a partire dal 2024».

Pellicini ha ricordato di essere stato incaricato di rappresentare il partito da Giorgia Meloni dopo le elezioni politiche del 2018: «Ho condotto questo incarico per cinque anni e ho assistito a una crescita esponenziale. Per anni siamo stati il partito del 3-4 per cento. Poi è iniziata una scalata irresistibile, per grande merito della nostra presidente nazionale. Dobbiamo essere degni del suo esempio tutti i giorni».
Tra gli obiettivi inseriti nel documento programmatico del candidato unico al congresso ci sono l’impegno a migliorare e rendere più sinergico il rapporto con le parti sociali e a incrementare i circa novecento tesserati. Ma anche «disciplina nei rapporti con la stampa»: «Non sarà mai tollerato vedere un iscritto che prende posizione contro un altro».

Le stoccate di Antonelli

Nel congresso presieduto dalla senatrice Ester Mieli sono intervenuti anche i principali amministratori di FdI. Il sindaco Antonelli ha ringraziato i militanti e le forze dell’ordine: «A Busto ho sudato per dare loro due sedi adeguate. In cambio ho chiesto rinforzi che non sono arrivati. Li ringrazio perché con gli straordinari e tanto cuore suppliscono alla mancanza di mezzi».
Un passaggio polemico anche sulla «mia opposizione» che «dice che non ascolto nessuno e faccio come mi pare. Ma se una votazione dovesse andare male alla mia maggioranza, io non mi permetterei mai di annullarla». Un riferimento chiaro a quanto successo in Provincia con l’elezione del Cal.

Anche l’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso si è emozionata rivolgendo il pensiero a Martignoni: «Mi ha reso capace di attraversare il deserto con tenacia e ci ha fatto capire che prima di diventare generali bisogna essere soldati».
Lo stesso hanno fatto il consigliere regionale Luigi Zocchi, che è anche commissario del partito a Varese, e il deputato Andrea Mascaretti.

Le parole dei partiti

 

Tra gli “ospiti”, il primo intervento è stato quello del sindaco di Varese Davide Galimberti. Un avversario felice di confrontarsi: «I partiti sono luogo di democrazia e discussione – ha detto –. Da parte mia e di tutta la città c’è la disponibilità a portare avanti delle iniziative comuni. Con una attenzione particolare nei confronti degli enti locali».
Spazio anche ai leader provinciali degli altri partiti. Il segretario della Lega Andrea Cassani, da sindaco di Gallarate, ha rivolto a sua volta un pensiero a Martignoni: «Ci auguriamo tutti che torni al più presto. Beppe è l’immagine di FdI e del centrodestra leale e onesta. Grazie a persone come lui e ad Andrea Pellicini il partito ha preso piede anche nei territori. E questo aumenta l’autorevolezza a livello nazionale: un centrodestra più forte non si farà dettare la linea da certa magistratura e certa stampa». Era presente anche il consigliere regionale leghista Emanuele Monti.

A fine gennaio sarà Forza Italia ad andare a congresso: il commissario Pietro Zappamiglio ha elencato le «responsabilità di quello che oggi è il primo partito in Italia»: «Fare bene le riforme per il nostro Paese, avvicinare i giovani alla politica e tutelare i partiti più piccoli. FdI deve essere la stella polare del centrodestra unito».
Sono intervenuti anche Leslie Mulas di Lombardia Ideale, Cesare Losavio di Azione e Marco Tomasini di Gioventù Nazionale. E, per le parti sociali, Giorgio Binda (Confapi), Paolo Macchi (Siulp) e Albano Gentile (Cisl).

Riccardo Canetta


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