Cavaria con Premezzo vuole ricordare Giulia Cecchettin e tutte le vittime dei femminicidi con alcuni appuntamenti in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne in programma il 25 novembre, a cui tutta la popolazione è invitata a partecipare.
«Non dovrebbero esserci giornate per ricordare che le donne non si toccano, perché dovrebbe essere un fatto naturale quello del rispetto nei confronti di un altro individuo, chiunque esso sia - sottolinea l'assessore al Sociale Irene Adele Scaltritti - da inizio anno ad oggi in Italia gli episodi di femminicidio sono stati tanti, troppi. Nei più dei casi avvenuti in ambito affettivo e familiare, come abbiamo potuto vedere tristemente anche negli ultimi giorni».
«Ma il femminicidio - continua l'assessore - è solo il più grave tra le violenze che si possono subire, non l’unico. Bisogna dire basta a qualsiasi tipo di violenza nei confronti delle donne: violenza fisica, mentale, sessuale. La violenza non è una forza, ma una debolezza: donne, non permettete che nessuno distrugga la vostra dignità e libertà, ma soprattutto non isolatevi e non sentitevi mai sole».
La violenza come ricorda l'assessore Scaltritti non è un fatto privato, ma riguarda tutte e tutti.
«Non giriamo la testa - l'invito dell'esponente della giunta - come disse la poetessa Maya Angelou "Ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne". La nostra amministrazione comunale, già dal proprio insediamento nel 2019, ha investito molto su questo tema! E continueremo a farlo».
Il 1° dicembre l'amministrazione comunale di Cavaria con Premezzo ha deciso di organizzare una manifestazione per ricordare Giulia Cecchettin e tutte le vittime di femminicidio.
Alle ore 20.50 si terranno davanti all’ingresso del municipio 10 minuti di silenzio e riflessione. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare, donne, uomini, ragazze, ragazzi, bambine, bambini. I partecipanti sono invitati a portare una candela. Alle ore 21 in sala consiliare si terrà poi un dibattito con relatrici che “lavorano”, lottano e combattono ogni giorno per contrastare questa piaga sociale.
«Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare: donne, uomini, giovani donne e giovani uomini, perché per eliminare la violenza contro le donne bisogna creare consapevolezza ed educare al rispetto della donna» conclude l'assessore Scaltritti.