La bella stagione è alle porte e il giardino condominiale si riappropria della propria identità: uno spazio prezioso che va manotenuto per renderlo vivibile nelle sere afose estive.
Il giardino è lo spazio comune in cui è possibile coltivare e curare piante di vario tipo, ma che svolge anche la funzione di apportare migliorie al decoro architettonico dell’edificio. Va da sé, quindi, che funzione e proprietà del giardino devono essere messe in chiaro all’interno del regolamento del condominio poiché, in mancanza di un riferimento, il giardino deve essere gestito dal condomino a cui è attribuito come pertinenza della sua proprietà. Si parla in questo caso di uso esclusivo.
Fatta questa premessa rispondiamo ad un quesito giunto in redazione: «All’interno dell’elegante condominio in cui vivo vi è un giardino che, in previsione dell’arrivo dell’estate, andrebbe ripulito. Trattandosi di una manutenzione straordinaria occorre una delibera assembleare? E le spese come verranno ripartite? Grazie».
Cortese lettore, così come tutti possono godere di tale spazio contribuendo alla coltivazione, chiunque abiti nel condominio è responsabile del giardino condiviso prendendosene cura e, allo stesso modo, partecipa alla contribuzione economica dello stesso.
Anche nel caso di specie si parla di manutenzione ordinaria e straordinaria. Nella manutenzione ordinaria del giardino condominiale i lavori da eseguirsi consistono nell’irrigazione, annaffiamento, pulizia e potatura, per i quali non è necessaria l’autorizzazione dell’assemblea, perché trattasi di una zona comune da gestire al pari delle scale, dell’ascensore e altri parti del condominio. In tale ipotesi tutti i condomini sono chiamati a pagare; nel caso in cui l’appartamento sia condotto in locazione, le spese sono a carico dell’inquilino, salvo differenti accordi col proprietario.
Di converso la manutenzione straordinaria essendo più complessa richiede l’autorizzazione dell’assemblea condominiale. Ci si riferisce a tutti quegli interventi che cambino l’architettura del giardino: un esempio ci è dato dalla creazione di un orto piuttosto che di un’area gioco per bambini. In questa ipotesi le spese graveranno sul proprietario e l’amministratore condominiale dovrà distribuire la spesa in base alle quote millesimali di proprietà.
In conclusione, oltre che ringraziare il lettore per aver dato la possibilità di parlare di un argomento green, è bene ricordare che… “Siamo tutti farfalle. La Terra è la nostra crisalide”.
IL PROGETTO “L’ESPERTO RISPONDE” A CURA DI CAMERA CONDOMINIALE VARESE
“La cultura è alla base della società, rendendoci indipendenti, liberi e spingendoci al ragionamento ad avere buon senso”. E in questo contesto di Welfare State, inteso come sistema sociale diretto a garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini, che si inserisce il percorso intrapreso dalla Camera Condominiale di Varese, in persona del direttore generale Andrea Leta.
Una visione futuristica “de la compropriété”, come direbbero i cugini d’Oltralpe, quella della Camera Condominiale locale. Visione favorevolmente accolta anche dall’Unione Nazionale Camere Condominiali, presieduta dall’avvocato Michele Zuppardi, il cui fine è promuovere la ricerca, lo studio e la formazione di base e permanente nel campo del diritto, della tecnica, dell’amministrazione e più in generale della gestione del condominio e diffonderne risultati e di altre attività indicate nello Statuto.
La sede di Camera Condominiale Varese è situata in viale Ticino 24 a Gavirate. Per tutte le informazioni sono a disposizione la mail info@cameracondominialevarese.it, il numero di telefono 0332629323, il sito internet www.cameracondominialevarese.it e la pagina Facebook @CameraVarese.
A cura dell’Avv. Sabina Vuolo - Avvocato Cassazionista, Articolista Giuridico