Si è svolta oggi, domenica 23 aprile, a Marnate, la celebrazione della Giornata Commemorativa dei Caduti e Dispersi in Guerra, organizzata dall’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra in collaborazione con il comune e la locale sezione dell’Associazione Combattenti e Reduci.
La mattinata si è aperta con il corteo, al quale hanno partecipato, oltre al sindaco Elisabetta Galli, le rappresentanze delle amministrazioni di Castellanza, Arconate, Cislago e Olgiate, i membri delle forze dell’ordine, della Croce Rossa Italiana e le delegazioni di molte delle associazioni che hanno sede in Valle Olona.
Le autorità presenti, accompagnate dalla banda di Marnate e da molti cittadini, sono partite da piazza Sant’Ilario per raggiungere piazza IV Novembre, dove è stata deposta una corona presso il monumento ai Caduti.
«Oggi – ha ricordato il presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, Sergio Ferrario – siamo qui per tenere viva la memoria di tutti i caduti e dispersi che da lassù oggi ci guardano.
Vedere la folta partecipazione dei cittadini e dei rappresentanti istituzionali è per noi motivo di orgoglio ogni volta che organizziamo momenti dedicati al ricordo come quello di oggi.
Nel mondo ci sono ancora 23 guerre, e in particolare in Europa una che si trascina da oltre un anno, causando lutti e devastazioni; è ora di dire basta alla guerra, perché non ci siano più conflitti tra i popoli e regni finalmente la pace».
Il corteo, poi, è ripartito per tornare in piazza Sant’Ilario, dove la prima cittadina ha preso la parola per spiegare come questo momento di ricordo sia stato reso ancora più importante dalla decisione di unirlo alle celebrazioni istituzionali del 78° anniversario della Liberazione.
«È un momento di particolare emozione e commozione – ha sottolineato il sindaco Galli – perché a tutti noi sono care le persone che sono cadute per gli ideali di patria e di libertà; oggi, inoltre, vogliamo festeggiare la ricorrenza del 25 aprile, che a Marnate non viene celebrato ufficialmente da tempo.
Ci sembrava doveroso farlo perché crediamo che i valori della libertà e della democrazia debbano essere sempre portati avanti, divulgati e ricordati, a maggior ragione in questi tempi quando vediamo il mondo soffrire per guerre che attanagliano intere popolazioni».
Le celebrazioni si sono poi concluse con la Santa Messa celebrata all’interno della chiesa di Sant’Ilario, durante la quale è stata letta la Preghiera del Caduto e Disperso in Guerra.