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Territorio | 11 marzo 2023, 08:52

Da Mesenzana fino alla Puglia, un albero di ulivo per ricordare Giada e Alessio

In provincia di Lecce alcune associazioni hanno piantato un uliveto in memoria delle vittime di violenza, tra cui i due fratelli di 13 e 7 anni uccisi dal padre quasi un anno fa nel piccolo paese dell'Alto Varesotto. Mamma Luana: «Un grazie a tutti voi, per aver pensato ai miei bambini da così lontano»

Foto da Luinonotizie.it

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«Giada e Alessio, due splendidi angeli. Giada solo una settimana dopo (la scomparsa, ndr), avresti compiuto 14 anni, eri di una bellezza unica, piena di sogni. La tua passione più grande erano i cavalli, tu con quegli occhi stupendi e con quel sorriso timido conquistavi tutti. Tu piccolo Alessio avevi solo 7 anni, ma un cuore grandissimo, generoso e di una dolcezza infinita, credo di non aver mai conosciuto un bambino dolce come te. Mi dicevi che da grande avresti voluto fare il costruttore di casa, perché così ne avresti costruita un bella tutta per noi. Ogni bambino voleva giocare con te, perché tu eri tanto buono con tutti».

Con queste parole, nella giornata di ieri, a Martano, in provincia di Lecce, è stata presentata la storia di Giada e Alessio Rossin, i piccoli scomparsi quasi un anno fa a Mesenzana, a causa del padre, che hanno lasciato un grande vuoto non solo nel cuore della mamma, Luana Vivirito, e dei parentima anche in quello di amici, conoscenti e di una comunità intera.

L’iniziativa, organizzata dall’associazione Astrea, in collaborazione con l’associazione Casa di Noemi e l’associazione Olivami, e diversi patrocini istituzionali, tra cui quello del Comune di Mesenzana, è stata voluta per inaugurare un uliveto dedicato alla memoria delle vittime di femminicidio, appunto come i piccoli Giada e Alessio.

E così, da ieri mattina, gli alberi secolari hanno ridato simbolicamente vita alle persone di cui portano il nome, attraverso targhette commemorative posizionate sugli ulivi dagli studenti di diverse scuole pugliesi. Ogni targhetta ha un “QR Code” che riporta direttamente la storia di ogni vittima di violenza.

«Un grazie all’associazione Astrea, all’associazione Casa di Noemi e all’associazione Olivami che hanno permesso che questa bellissima iniziativa avesse vita – commenta Anna Marsella, presidente dell’associazione Anemos Lombardia -. Noi abbiamo una sede in provincia di Varese (a Maccagno, ndr) e da gennaio anche una in provincia di Lecce, a Galatina. Un grazie a Valentina, che ha dato la possibilità a noi associazioni di fare rete, cercare tutti insieme di portare un messaggio condiviso come quello del “No alla violenza”, che possa essere recepito dalle nuove generazioni. Senza un cambiamento culturale non andiamo da nessuna parte. Per questo chiediamo un aiuto e un sostegno anche a tutti gli uomini, per aiutarci a diffondere questo messaggio».

Le ultime parole sono state di mamma Luana: «Quel maledetto 24 marzo, colui che doveva proteggervi ha deciso di portarvi via per sempre insieme a lui. Quel giorno il mio cuore si è distrutto per sempre, ma l’amore che ho per voi continuerà a vivere per sempre. Volevo ringraziare tutti voi, per aver pensato ai miei bambini da così lontano. Giada mi chiedeva sempre di venire in Salento, non sono riuscita a portarla… ma in qualche modo ora sono qui».

Da Luinonotizie.it

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