Droni di ultima generazione per vigilare sui confini. E’ la decisione della Svizzera, che è pronta ad aumentare i controlli sulla linea di frontiera in particolare per fare fronte all’aumento costante dei “passatori”, i trafficanti di esseri umani che traghettano i migranti all’interno della Confederazione utilizzando i valichi minori.
L’annuncio, riportato da La Provincia di Como, è stata dato direttamente da ArmaSuisse, l’Ufficio federale cui fanno capo gli appalti per la Difesa.
I nuovi apparecchi, tutti si fabbricazione israeliana, andranno a sostituire i vecchi droni dotati di motore a scoppio, rumorosi e che soprattutto di notte arrecavano disturbo ai residenti delle zone di confine. Due droni di ultima generazione sono già stati consegnati alle autorità elvetiche, mentre un terzo velivolo sta svolgendo le dovute prove di operatività.
I nuovi sistemi di controllo aereo, fa sapere sempre lo storico quotidiano comasco, sono pronti a entrare in azione: inizieranno a pattugliare i cieli di confine tra il dicembre di quest’anno e l’inizio del 2024. In totale, entro la fine del prossimo anno, la flottiglia svizzera sarà composta da sei apparecchi di questo tipo.