«Nella serata del 16 Gennaio, al ristorante dell’associazione Amicorum, abbiamo incontrato Giovanni Impastato, fratello minore di Peppino, ucciso dalla mafia nel 1978 come ritorsione per il suo impegno giornalistico nella lotta contro Cosa Nostra». Lo comunica il sindaco di Cassano Magnago, Pietro Ottaviani (con l’assessore alla Cultura, Alessandro Passuello).
«Giovanni – fa presente Ottaviani in un comunicato - ha raccolto l’eredità del fratello e porta avanti da più di quarant’anni le sue battaglie a favore della legalità. Suggestivi sono stati, in particolare, il luogo e la data dell’incontro. Infatti, i locali di Amicorum sono stati confiscati alla mafia e sono ora sede del ristorante gestito da ragazzi con la sindrome di Down. Ieri, inoltre, l’appuntamento è stato ancor più carico di significato, perché è coinciso con il giorno nel quale lo Stato ha inferto un duro colpo alla criminalità organizzata, grazie all’arresto del super latitante Matteo Messina Denaro, che ha messo fine ad una caccia all’uomo durata trent’anni».
Giovanni i Impastato ha parlato ai ragazzi della storia di suo fratello e di quanto, anche dopo la sua scomparsa, le sue battaglie continuino a camminare sulle gambe di coloro che sono rimasti affascinati dal suo senso dello Stato e dal suo coraggio. «Ringrazio – conclude il sindaco - la dottoressa Raffaella Ferrari, dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale Parziale Dante Alighieri, per avere organizzato la serata».