Non sono le solite classifiche sulla qualità della vita e sugli altri parametri di riferimento, spesso giudicate per partito preso, ma il diario di viaggio e il piacere della scoperta di Marco e Chiara, che si spostano per passione e raccontano semplicemente ciò che vedono sul loro bellissimo blog "I viaggiascrittori", a consigliare Varese tra le cinque città migliori del Nord dove trasferirsi a vivere per studio e lavoro.
Il loro è solo un "consiglio" ma, di fronte a ciò che raccontano (leggi QUI), anche i classici mugugni e le lamentele tipiche dei varesini lasciano spazio all'idea che, in fondo, la nostra città sia molto più bella agli occhi di chi la incontra senza pregiudizi rispetto a quella che raccontiamo noi.
E così, insieme a Milano, Trento, Bologna e Trieste, ecco perché Chiara e Marco consigliano la Città Giardino come «il luogo adatto per chi ama una vita tranquilla, a due passi dalle bellezze naturali dei laghi lombardi». «Lo sapevate - chiedono i "viaggiascrittori" ai loro lettori - che la provincia di Varese è bagnata da sette laghi?».
Tra i motivi individuati per scegliere Varese c'è la vicinanza-lontananza dalla «frenesia milanese» per chi lavora nel capoluogo lombardo, «il gran numero di edifici e locali storici» che in alcuni casi può rendere «costoso ma anche appagante» risiedere nella Città Giardino, la zona «ricca di storia» e punto di partenza per l'«attrattività turistica», la possibilità di trovarsi «immersi nella natura attorno al Parco Naturale Campo dei Fiori», con la «Valcuvia e la Valganna a pochi minuti di auto», oltre alla vicinanza «con il confine svizzero» che fa prediligere questa zona a molti lavoratori frontalieri.
Ma si può prendere in considerazione per vivere anche «uno dei piccoli comuni bagnati dal Lago di Varese. Immagina che delizia le giornate di primavera: un buon libro, il sole piacevolmente caldo e il timido movimento del lago…».
Ci sono poi le passeggiate «nel centro storico tra botteghe e ville liberty» e d’inverno, quando nevica, «è possibile salire al Campo dei Fiori per godere della vista della città dall’alto». La ciclopedonale che circonda il lago «è davvero alla portata di tutti», è possibile ammirare «l’ultima mostra di arte contemporanea a Villa Panza» o passeggiare sul lungolago di Varese magari per un picnic.
Non manca infine qualche consiglio per la tavola e quello di Marco e Chiara cade sulla Piedigrotta e sulla Premiata Gnoccheria & Risotteria.