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Calcio | 06 gennaio 2023, 16:47

«Imparai il nome di Vialli quando tutta Cremona invase il Franco Ossola ma s'infranse su un'indomabile Varese e alla fine perse la A...»

I ricordi dei tifosi biancorossi, contro cui un diciassettenne Gianluca esordì in panchina in B con i grigiorossi a Masnago a inizio anni Ottanta. Indimenticabile l'1-1 che impedì di salire in A per la prima volta nella storia alla Cremonese di Mondonico davanti a migliaia di tifosi ospiti, incendiando la rivalità tra le tifoserie (VIDEO)

Ultima giornata della serie B 1982/83: il gol dell'1-1 del cremonese Rebonato non basta ai grigiorossi con in campo un Vialli diciottenne per sbancare il Franco Ossola ed essere promossi per la prima volta nella storia in serie A

Ultima giornata della serie B 1982/83: il gol dell'1-1 del cremonese Rebonato non basta ai grigiorossi con in campo un Vialli diciottenne per sbancare il Franco Ossola ed essere promossi per la prima volta nella storia in serie A

C'è chi, come Paolo De Santis, imparò il nome di Vialli all'ultima giornata del campionato di serie B 1982/83 al Franco Ossola: la Cremonese di Mondonico si presentò a Masnago con migliaia di tifosi al seguito per vincere e salire per la prima volta della storia in serie A ma un «irriducibile Varese» - come disse Ettore Francipane su Rai 2 (sotto il servizio) - pur salvo fece vedere le streghe ai grigiorossi, costringendoli al pareggio (1-1 con botta e risposta di Bongiorni e Rebonato mentre all'andata, con Vialli addirittura espulso al 90', finì 0-0) e poi agli spareggi dove persero la promozione.

«Quel pomeriggio a Varese c’era tutta Cremona sicura dell’apporto del suo nuovo gioiello - scrive Paolo in uno dei moltissimi ricordi del campione scomparso oggi (leggi QUI) su Facebook - Fu devastante! Quel giorno imparai il suo nome: Gianluca Vialli».

Anche Ivano Antonini ricorda quell'incredibile finale di campionato, anche se l'anno prima le "furie di Fascetti" avevano già incrociato per la prima volta Vialli, quando la Cremonese fu battuta a Masnago 1-0 (Auteri-gol) con il diciassettenne Gianluca per la prima volta in panchina alla prima di campionato, mentre al ritorno finì 0-0 allo Zini, stavolta con Vialli titolare. 

«Io e mio papà avevamo l’abbonamento al Franco Ossola e quella domenica - racconta Ivano - i grigiorossi avevano bisogno di una vittoria per essere promossi in A. Trovarono un Varese arrembante che fermò la Cremonese con un pareggio, obbligandola agli spareggi. Sulla panchina sedeva Mondonico, mentre in attacco c'era un giovanissimo attaccante diciottenne di nome Gianluca Vialli al secondo anno nel calcio professionistico. La Cremonese non passò gli spareggi con Catania e Como e dovette aspettare il campionato successivo per essere promossa in serie A prima che Vialli venisse ceduto alla Sampdoria».

E se Gianmaria Bodini, nella stessa ultima partita, ricorda «una spettacolare rovesciata di Gianluca», Marco Tomasetto vide per la prima volta Vialli dal vivo in quel Cremonese-Varese 0-0 del campionato di serie B 1981/82 a cui abbiamo accennato.

«Tutti parlavano di questa giovane promessa di 18 anni come di un fenomeno e un predestinato - dice Marco, manuale vivente del calcio non solo biancorosso - Ricordo questo ragazzino riccioluto come il più temibile degli attaccanti della Cremo. Nelle stagioni successive fu ancora nostro avversario, sempre in maglia grigiorossa, e a seguito del famoso Varese-Cremonese 1-1 del 1982/83 (quando giocammo alla morte ed impedimmo alla Cremonese di agguantare la promozione in A con gol in mezza rovesciata di Lele Bongiorni), la rivalità con la Cremonese aumentò a dismisura e divenne sentitissima anche tra le rispettive tifoserie» aggiunge Tomasetto che poi fa riferimento ad un episodio ricordato anche da altri tifosi del Varese.

«A Cremona ci odiavano. Ricordo ancora la trasferta del campionato 1983/84 (finita 3-0, sempre con Vialli titolare ma non in gol, prima dello 0-0 nel ritorno ndr) quando gli scontri tra gli ultrà furono davvero cruenti e l'accoglienza non fu di certo calorosa - aggiunge ancora Tomasetto - il nostro pullman del Club Avigno riuscì a lasciare indenne Cremona solo dopo 3 ore dalla fine della partita. Insomma, era un clima che fondamentalmente non poteva farmi vedere di buon occhio i giocatori della Cremo e anche Vialli in qualche sua dichiarazione non fu di certo tenero nei confronti del Varese».

«Nonostante questo lui mi stava comunque molto simpatico» conclude Marco, che ha sempre avuto «un debole per i giocatori di talento, e ai miei occhi Gianluca era tutto meno che un "nemico". Un grande calciatore italiano e una bella persona».

E se Roberto Ghiringhelli ricorda, perché anche questa è storia, i brutti «gesti» dopo quel famoso 1-1 che cambiò, almeno per un anno, il destino di Vialli e della Cremonese, Roberto Broggini semplicemente lo omaggia postando una foto di lui giovanissimo in maglia grigiorossa «nel mio Franco Ossola».

Il video di quel famoso Varese-Cremonese 1-1 che impedì ai grigiorossi di salire in A

Andrea Confalonieri


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