Partirà con un aumento dei pedaggi autostradali il 2023 per gli automobilisti. Dopo quattro anni, tempo trascorso dal crollo del ponte Morandi, le tariffe saranno ritoccate al rialzo in buona parte della rete autostradale.
Lo ha annunciato una nota del Mit, il ministro Matteo Salvini ha spiegato che sarebbe stato scongiurato «un aumento che sfiorava il 5%. Gli incrementi nelle tratte interessate risultano inferiori all’inflazione», ha dichiarato Salvini.
Non saranno interessati dai rialzi le autostrade A24/A25 Roma-L'Aquila Teramo e Diramazione Torano Pescara, gli aumenti dei pedaggi sono scongiurati su circa la metà delle arterie.
«Non si registrano, inoltre, si legge nella nota, aumenti per le società con aggiornamento del piano economico in corso (Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A., Milano Serravalle, Società Autostrada Ligure Toscana p.A. - Tronco Autocisa, Società Autostrade Valdostane S.p.A., Tangenziale di Napoli S.p.A., Autostrada dei Fiori S.p.A. - A6, Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus S.p.A., Società Autostrada Tirrenica p.A., Raccordo Autostradale Valle d'Aosta S.p.A, Concessioni Autostradali Venete S.p.A.), zero incrementi per le società con concessione scaduta (Autostrada del Brennero S.p.A, Società Autostrada Ligure Toscana p.A. - A12 Tronco Ligure Toscano -, Autovie Venete S.p.A., SATAP S.p.A. - Tronco Torino, Alessandria, Piacenza, Autostrada dei Fiori S.p.A., Società per Azioni Autostrada Torino-Ivrea-Valle D'Aosta).
Ancora, «Nessuna variazione prevista anche la BreBeMi, la Pedemontana Lombarda, la Strada dei Parchi Spa, il consorzio per le autostrade siciliane«
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