In un panorama mozzafiato come quello dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso a farle da sfondo, si è svolta oggi, venerdì 17 giugno, la conferenza stampa del festival del racconto per eccellenza: il Premio Chiara 2022, dedicato alle raccolte di racconti, per volontà diretta di Piero Chiara.
Il Premio, promosso dall’Associazione Amici di Piero Chiara, è giunto, quest’anno, alla sua 34° edizione.
In particolare, sono stati presentati la terna finalista del Premio Chiara, i finalisti del Premio Chiara Giovani e il vincitore del Premio Chiara Inediti.
«34 edizioni sotto il cappello di Piero Chiara, del racconto – ha esordito Bambi Lazzati, Direttrice del Premio Chiara – la Regione Lombardia è sempre molto presente, ci aiuta, questo è molto importante. Da due anni, proponiamo eventi sia in autunno sia in primavera, come il Premio Chiara alla Carriera assegnato a Corrado Augias, gli appassionati di cultura ci hanno sempre seguiti».
Anche la scelta della location non è un caso: «Le prime conferenze le abbiamo organizzate qui all’Eremo, perché il Premio Chiara fa anche questo, fa conoscere il territorio, è un premio che sente anche la città».
È intervenuto anche Salvatore Consolo, membro della Giuria Premio Chiara Giovani – ovvero, dedicato ai ragazzi dai 15 ai 20 anni: «Lo scopo del Chiara Giovani è spingere i ragazzi a praticare la scrittura creativa, non sempre praticata come dovrebbe nelle scuole, il concorso ha successo anche per questo, è un’occasione a livello nazionale, abbiamo pubblicato 32 racconti (di cui solo 11 dal territorio Varese) sui 201 che ci sono arrivati. Dall’anno scorso, inoltre, abbiamo rinnovato la modalità di selezione, ci è sembrato giusto creare un ponte tra il Chiara e il Chiara Giovani».
«I giuristi sono importanti perché portano la parola, comunicano nelle scuole che c’è la possibilità di partecipare al concorso, seguendo, quest’anno, la traccia Desiderio, perché i giovani non hanno più desideri, non hanno il tempo dell’attesa», ha aggiunto Lazzati, entusiasta del successo dell’iniziativa
Senza contare che «è difficile scrivere racconti, rispetto ai romanzi, bisogna essere sintetici, con un limite di battute che noi abbiamo dato e un titolo già predefinito, Desiderio, appunto, I giovani hanno desiderato di essere amati, salvare una farfalla, prendere in mano la propria vita. Lo stimolo è stato positivo, i racconti sono stati estremamente interessanti. Auguriamo ai ragazzi di alimentare il loro talento, continuando a scrivere e a leggere», ha affermato Consolo.
Michele Mari, con Le meravigliose rovine di Sferopoli, Antonio Pascale con La foglia di fico e Alessandra Sarchi con Via da qui sono i finalisti del Premio Chiara dedicato agli scrittori già affermati, mentre Camilla Gamberini, con I campi fenomenici, è la vincitrice della 13° edizione del Premio Chiara Inediti – «finalmente, una ragazza giovane, dopo 12 anni di scrittori con già esperienza», ha sorriso Bambi Lazzati.
«Ho conosciuto il Premio Chiara per un caso fortuito – ha concluso la vincitrice Inediti – tramite una persona che lavora in una casa editrice. Quando ho ricevuto la telefonata in cui mi hanno comunicato che avevo vinto, ero in una libreria!».