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Territorio | 20 maggio 2022, 14:45

«Aiutare la persona coinvolta nell'incidente a Besozzo è stato un dovere»

Alessandro ha scritto al nostro giornale dopo aver letto i ringraziamenti della signora Morena ai due anonimi "angeli" che hanno soccorso il marito ferito nel sinistro in sella alla sua moto sulla 629: «Non ho fatto nulla di speciale, sono un infermiere, era giusto dare una mano. Non ho Facebook e vorrei mettermi in contatto con la signora»

«Aiutare la persona coinvolta nell'incidente a Besozzo è stato un dovere»

I ringraziamenti lanciati tramite la pagina Facebook "Sei di Besozzo se" dalla signora Morena,  ripresi dal nostro giornale e rivolti ai due anonimi "angeli" che hanno soccorso il marito ferito in un incidente stradale sulla 629 nei pressi della rotatoria (LEGGI QUI) hanno trovato subito il destinatario.

A scrivere a VareseNoi, dopo aver letto l'articolo, è stato Alessandro, uno delle due persone che hanno aiutato il 57enne e la moglie. 

«Non avendo Facebook non posso contattare direttamente la signora anche per capire come sta suo marito - racconta Alessandro, che di professione fa l'infermiere - passavo di lì per caso perché dovevo recarmi a Besozzo e l'incidente era appena capitato. Non ho fatto nulla di speciale, fermarsi ad aiutare è stato un piacere e un dovere». 

Alessandro dà qualche informazione anche sul secondo "angelo" anonimo ringraziato dalla signora.

«Si tratta di un soccorritore del Sos Laghi di Travedona Monate» racconta. Insomma due "angeli" di professione soccorritori anche se in borghese e fuori servizio.

Il ferito nell'incidente è stato decisamente in buone mani fin da subito, perché ha incontrato sulla sua strada persone vere, che non girano la faccia dall'altra parte. 

Matteo Fontana

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