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Storie | 27 febbraio 2022, 18:37

Raccomandata ritirata, nuova notifica arrivata: «Per le multe è così? Io ribadisco che è grottesco»

Gli avvocati spiegano cosa è successo in base al codice civile. La bustocca sottolinea: «Una legge assurda, è proprio burocrazia». La beffa: la sanzione pagata due giorni prima della seconda notifica

Raccomandata ritirata, nuova notifica arrivata: «Per le multe è così? Io ribadisco che è grottesco»

La notifica dopo aver ritirato la raccomandata a casa per conto del marito, arriva comunque se si tratta di un atto giudiziario, come una semplice multa. E quindi bisogna tornare agli sportelli della posta.

Una spiegazione, data dai legali, che non toglie l'assurdità della burocrazia italiana. Si  parla appunto di un familiare convivente, eppure così si deve fare, assicurano gli avvocati. Lo sancisce la procedura civile, articoli 138 (notificazione in mani proprie) e poi 139 (notificazione nella residenza, nella dimora e nel domicilio).

Tra l'altro, la multa, ritirata, è stata immediatamente pagata: quel giorno stesso. Eppure, poi, è arrivata quella notifica, come da normale procedura.

Ma questa procedura non ha niente di normale, è grottesca, replica la moglie che ha ritirato l'atto. Dunque, vietato esultare quando si firma e si ritira un atto giudiziario per conto di un familiare convivente. Bisognerà rimettersi poi in fila per ritirare la notifica che avvisa di quella consegna in mani di altre persone, marito e moglie compresi. 

Fila che spesso è robusta: un altro aspetto, non secondario, del problema segnalato a Poste Italiane, che afferma di essersi attivata per riportare le cose alla normalità al più presto. 

Redazione

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