Caro Novara, dire la verità vi renderà davvero forti: questi tre punti vengono dalla "mano de Dios"

La mano de Dios. Anche Maradona lo ammise: contro l'Inghilterra a Messico '86 segnò un gol di mano che entrò nella leggenda del calcio. Trentasei anni dopo Dieguito, anche Benassi del Novara entra in quell'Olimpo. Manca solo fare tutto fino in fondo, come Maradona.

«Se potessi scusarmi e tornare indietro - disse il Pibe de oro - lo farei, ma un gol è sempre un gol e grazie a quello l'Argentina ha vinto il Mondiale e io sono diventato il miglior giocatore al mondo. Non posso cambiare la storia, tutto quello che posso fare è andare avanti».

Nella concitazione di aver battuto e affossato il Varese sul campo, ci sta essere felici: lo saremmo anche noi, se vi avessimo battuto come avete fatto voi con noi. Ma stasera, caro Novara tutto, sarai a casa con mogli, fidanzate e amici a festeggiare (lo faremmo anche noi) ed è il momento perfetto per fare outing.

Siete forti e cinici, andrete in serie C: complimenti. Dateci l'ennesima prova della vostra grandezza, ammettendo ciò che è successo oggi al Franco Ossola. Non cambierà niente per voi e nemmeno per noi, ma una vostra parola ci riconcilierebbe con veri avversari e con l'essenza di qualsiasi sport. Che è lealtà, regole e sincerità.

Se anche voi vedete questa foto, non potete nascondervi. Date a Cesare quel che è di Cesare, e Cesare oggi siamo noi, il Varese. Basterebbe dire: quel gol è stato fatto di mano, volontaria o involontaria, sicuramente vincente, anzi figlia della volontà di vincere a ogni costo.

Capitasse a voi, non vi incazzereste? Inutile girarci attorno o essere ipocriti: nell'augurarvi che non vi succeda mai di veder sfumare una promozione fin qui meritatissima come questa per un colpo di mano, vi chiediamo di avere l'onestà di ridarci qualcosa. La vostra ammissione. Per gli altri può essere poco o nulla, per noi vale molto. 
La verità rende forti, e voi lo siete. Quindi ce la aspettiamo.