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Gallarate | 01 febbraio 2022, 12:21

Ospedale Busto/Gallarate: Massimo Gnocchi non ci sta

L’esponente di “Obiettivo comune Gallarate” non trova controindicazioni alla realizzazione di un nuovo nosocomio ma ritiene che si vada verso un ospedale unico. Solo a votare, in commissione, contro la deroga al dibattito pubblico sul tema, ha redatto e diramato un corposo documento sul tema

Massimo Gnocchi - Obiettivo comune Gallarate

Massimo Gnocchi - Obiettivo comune Gallarate

Massimo Gnocchi (Obiettivo comune Gallarate) è stato l’unico consigliere a votare contro la deroga al dibattito pubblico sull’ospedale Busto/Gallarate nella riunione congiunta delle Commissioni Lavori Pubblici e Programmazione territoriale. Gli altri gruppi di minoranza si sono astenuti. Posizione che potrebbe essere confermata o modificata nel Consiglio comunale in programma il 3 febbraio, quando il tema tornerà all’ordine del giorno. Intanto Gnocchi ha distribuito un articolato parere. Nel quale

1)      rivendica un potere negoziale, seppure minimo, del Comune di Gallarate nell’iter del progetto;

2)      evidenzia quella che, a suo parere, è una mancanza di coerenza da parte del sindaco di Gallarate: da una parte avallerebbe un disegno che non compensa i servizi oggi offerti dall’ospedale Sant’Antonio Abate e, dall’altra, dando l’assenso a due differenti accordi di programma (uno per il nuovo ospedale, un altro per i nosocomi esistenti a Busto e Gallarate), disattenderebbe un passaggio del programma elettorale dell’attuale maggioranza;

3)      contesta la deroga al dibattito pubblico per ragioni legate all’emergenza Coronavirus (in particolare, lo “sdoppiamento” degli accordi di programma sarebbe già stato prefigurato nel 2019) e per la natura stessa del progetto;

4)      cita una deliberazione di Asst Valle Olona sui posti letto dei presidi ospedalieri afferenti all'ambito di riferimento al 1 gennaio 2021: 1088 tra Busto e Gallarate, mentre il nuovo ospedale ne conterebbe 700;

5)      ribadisce la convinzione che sia necessario  mantenere servizi di Pronto soccorso e Punto nascite a Gallarate.

Conclusione: «La realizzazione di un ospedale nuovo non presenta alcuna controindicazione a patto che non sia, come invece è, UNICO […] Il Sant’Antonio Abate deve a nostro avviso restare attivo con una serie di servizi minimali tra cui appunto almeno un pronto soccorso ed un punto nascite nonché altre funzionalità complementari. Altre strutture sanitarie nelle parti in dismissione, quali per esempio la casa di Comunità o un Ospedale Hub, possono certamente essere valutate positivamente ma tutto ciò richiede che non si voti […] la deroga al dibattito pubblico. Un voto questo che chiuderebbe ogni possibilità del nostro consiglio comunale di usare la sua legittima forza negoziale per difendere l'operatività del S. Antonio Abate. Diversamente, in forma assolutamente legittima peraltro, chiunque voti la deroga sappia che innescherà un meccanismo irreversibile secondo il quale medio tempore Gallarate sarà privata del suo Ospedale in favore di un solo nosocomio in sede bustocca. Una scelta politica chiara, come sopra evidenziato poco razionale…». Nel sottostante allegato, il testo integrale della lettera.

Files:
 Lettera Delega Dibattito 1 01 (252 kB)

Stefano Tosi

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