La luce torna a puntare sul parquet: Varese-Venezia (Masnago, palla a due ore 20.30) è un nuovo inizio. Completamente diverso. Ed è la notizia migliore che una settimana fa si potesse sperare: nelle difficoltà è sempre più facile sguazzare, cullati dall’inerzia e dalla paura, piuttosto che darsi la spinta per cercare di uscire.
Completamente diverso nei nomi: nuovo allenatore e nuovo gm in casa biancorossa. Nessuno dei due scenderà in campo, è vero, ma entrambi sono le basi poste ad hoc per il cambiamento, in attesa dei giocatori e del… gioco.
La luce torna a puntare anche sulla classifica: cruda, lampante. Quella sì che fa paura, meno il calendario: ci sono ancora 17 partite lungo il cammino, fanno 34 punti potenziali, tutto - davvero tutto - è possibile. Oggi Cremona andrà a Tortona, domani la Fortitudo viaggerà in direzione di Napoli: due trasferte insidiose. Ci starebbe quasi il riaggancio a quota otto… non fosse per Venezia.
L’impegno di Ferrero e soci è gravoso, improbo. I giocatori in meno nel roster sono sempre due (il Justin Reyes in arrivo e il pivot ancora in mente dei), mancanze che non possono non risaltare ancora di più quando gli avversari sono di alto livello: davvero l’unica speranza odierna assume le sembianze del nuovo allenatore e del suo seppure necessariamente limitato - al momento - impatto tecnico ed emotivo. Riferirsi ad altro è illogico. Come noto, poi, coach Johan Roijakkers non sarà nemmeno in panchina (leggi qui), ma nei suoi pressi: sul “pino” siederà Alberto Seravalli, in due giorni già diventato suo fido scudiero insieme a Matteo Jemoli.
La Reyer è la solita, uguale o quasi da anni nella sua ossatura di qualità estrema. Anche in casa orogranata ci saranno assenze importanti (Daye, Cerella e Brooks) e atleti già accaparrati ma non ancora disponibili, Theodore e Morgan, quest’ultimo il centro che potrebbe liberare il lituano Martynas Echodas proprio in direzione di Varese (o lui o Konate, from Trieste: oggi come oggi il primo dei due che spezza le catene con l’attuale club di appartenenza arriva in biancorosso). Un pivot però c’è tra le fila dei lagunari ed è l’atleta che fa più paura in vista di stasera: si chiama, ed è anche lui un pretoriano di coach De Raffaele, Mitchell Watt, quinto in serie A per punti segnati, secondo nella valutazione, primo nelle stoppate date, secondo nei falli subiti, secondo nella percentuale dal campo. Un mostro dell’ultimo livello, soprattutto per una squadra che non ha pariruolo da opporgli, salvo il giovane Guglielmo Caruso.
Toccherà ancora una volta a Paulius Sorokas e Siim-Sander Vene fare pentole e coperchi sotto le plance, in una difesa che busca 90,3 punti di media. Roijakkers ha detto di voler partire da qui e le sue parole sono arrivate dolci come il miele dopo mesi trascorsi praticamente a ignorare il problema, la colpa più grande che imputiamo - non da oggi - ad Adriano Vertemati. La domanda è: sarà possibile già da oggi migliorare? A essa ne aggiungiamo un’altra, sulla gestione di Marcus Keene: riuscirà l’olandese a disciplinare un giocatore che finora ha mischiato senza soluzione di continuità numeri a follia e dabbenaggine tecnica e tattica, talvolta ingolfando e disequilibrando ancora di più un sistema offensivo che pur possiede - tutto sommato - qualità e versatilità individuali?
OPENJOBMETIS VARESE-UMANA REYER VENEZIA (Masnago, ore 20.30)
VARESE: 5 Gentile, 7 Beane, 9 Sorokas, 10 De Nicolao G., 11 Vene, 13 Librizzi, 18 Virginio, 21 Ferrero, 30 Caruso, 45 Keene. All. Raijakkers
VENEZIA: 5 Stone, 6 Braqmos, 7 Tonut, 10 De Nicolao A., 11 Sanders, 13 Philip, 14 Echodas, 22 Mazzola, 31 Vitali, 35 Mincieri, 50 Watt. All. De Raffaele
ARBITRI: Sahin, Bettini, Vita.
Diretta su Eurosportplayer e testuale su VareseNoi.it