Si è tenuta lo scorso 7 dicembre la prima assemblea pubblica dell’associazione Sfanghiamoci di Gavirate, fondata dai cittadini che hanno subito danni dalle alluvioni di quest'anno.
«Abbiamo potuto confrontarci sulla situazione attuale del nostro territorio e sulle attività e iniziative che il Comune di Gavirate sta mettendo in campo a tutela dei rischi cui siamo esposti - spiega l'associazione in una nota - abbiamo potuto apprezzare la creazione di un cronoprogramma per le opere di risanamento del territorio colpito dall’acqua e pertanto ringraziamo l’amministrazione comunale».
Sul sito web istituzionale, il Comune di Gavirate aggiorna periodicamente i cittadini sullo stato di avanzamento dei progetti di contrasto al dissesto idrogeologico.
«Ora i soldi per affrontare i rischi di future alluvioni ci sono, complessivamente quasi 1.500.000 di euro tra fondi statali e regionali - prosegue l'associazione - è nostro dovere monitorare che tale cronoprogramma venga rispettato. Una petizione con 150 firme raccolte dalla nostra associazione ci impone di chiedere anche che le informazioni divulgate in merito all’allerta alluvione siano implementate».
«In particolare evidenziamo che i lavori previsti termineranno presumibilmente non prima dell’inverno 2022/2023. Il 2022 sarà un anno ancora a rischio per tutti coloro che hanno già subito danni e per chi risiede nelle zone limitrofe. E’ fondamentale pertanto che il Comune di Gavirate comunichi nel dettaglio quali attività svolgerà in caso di allerte arancioni o superiori diramate da Protezione Civile e che assistenza verrà garantita nelle zone esposte al rischio di nuove alluvioni» aggiungono dal sodalizio.
«Un primo passo potrebbe essere la pubblicazione del piano di emergenza sul sito del Comune - propongono i cittadini - tale piano, che ormai ha già oltre 10 anni, potrebbe essere oggetto di revisione e approfondimento visti gli eventi degli ultimi 2 anni. L’esperienza acquisita in tali eventi ci porta a sperare di poter portare un contributo propositivo all’integrazione di tale piano».
«Un ulteriore passo potrebbe essere la creazione di un canale monodirezionale Whatsapp per la popolazione da usare in caso di allerta. Ci permettiamo anche di consigliare l’installazione di un pluviometro (ad oggi mancante sul territorio di Gavirate) per l’acquisizione di dati utili per l’analisi degli eventi atmosferici» conclude la nota.