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Hockey | 27 marzo 2021, 21:49

Aquile fresche battono Mastini un po' stanchi: 6-3. Ma in gara-2 sarà tutta un'altra musica

Varese ko in gara-1 di semifinale privo delle energie nervose esaurite nella "gara-4" con l'Appiano vinta due giorni fa, anche per la doppia assenza di Raimondi e Xamin. Il terzo tempo (parziale giallonero di 3-2 con due gol di Piroso e uno di Bertin) è la scintilla che accende la rivincita di martedì a Casate

Il Varese del terzo tempo, più fresco ed elettrico, martedì può farcela (foto Jhonny Pandolfi)

Il Varese del terzo tempo, più fresco ed elettrico, martedì può farcela (foto Jhonny Pandolfi)

Non c'è partita, se non nel terzo tempo - doppia zampata di Piroso e gol di Bertin più una penalità non fischiata sul 4-2 per fallo su Marcello Borghi (il parziale del periodo è comunque giallonero: 3-2) - cioè troppo tardi, né può forse esserci come invece accadrà martedì sera a Casate in gara-2 della semifinale: anche un anno fa in finale di Coppa Italia il Varese si trovò sotto 4-0 e poi 6-2, ma andò a sfiorare una rimonta leggendaria. La scintilla scoccata negli ultimi 20 minuti (12 tiri a 9 per gli ospiti, oltre al parziale favorevole), crescerà e diventerà fiamma.

Togli due giocatori-chiave come Raimondi - per esperienza, classe e mentalità vincente - e Xamin che dà forza e gol davanti alla porta, togli le energie soprattutto nervose ed emotive sfogate nell'immotivata "gara-4" di due giorni fa con l'Appiano mentre il Merano aveva la testa sui Mastini da 7 giorni, togli la sicurezza di potersi esaltare come gruppo e aggiungi la serenità, la potenza da fuoco, la superiorità del Merano che per essere incrinate devono essere affrontate e smontate al massimo della lucidità, della compattezza, della completezza e della forma, e avrai il 3-0 di fine primo tempo che decide il match. Un 3-0 perfino stretto (c'è anche un palo delle Aquile) che ricorda molto il 5-0 della stagione regolare 2019/2020 contro i varesini incompleti: per farcela contro il Merano, perfino il Varese delle star non poteva non avere tutti i tasselli giusti al posto giusto. Ma i playoff sono lunghi, cambiano spesso e completamente volto da una gara all'altra, e martedì in gara-2 suonerà certamente un'altra musica. Anche perché a volte i Mastini hanno bisogno di subire uno schiaffo, giusto o sbagliato che sia, per ricompattarsi e reagire. E lo schiaffo, oltre alla scintilla finale, è arrivato.

Da cosa ripartire? Dal "fuoco" del terzo tempo. Da "gara-4" con l'Appiano, da quelle palle, da quel carattere, da quella partita dove non sono stati l'ordine e la posizione ma gli occhi da killer a fare la differenza. Dal gesto dello sponsor varesino Diego Sampaoli che, accortosi dell'impossibilità per motivi tecnici da parte del Merano di mandare la diretta streaming dell'incontro, ha fatto arrivare - tramite i dirigenti della società giallonera sulla via della Meranarena - le attrezzature della sua OGILink: questo slancio e questa passione devono essere prese ad esempio da tutti. Quando sembra che sia finita, ricomincia la salita. Bisogna ripartire soprattutto da un Varese al completo (siamo certi che Xamin e Raimondi rientreranno), perché al completo il Varese è sempre stato capace di sovvertire il pronostico. Stasera mancavano, per tutti i motivi detti, le condizioni giuste, quelle che fanno tutta la differenza del mondo per i Mastini, una squadra sempre empatica, calata nell'ambiente, spinta o fermata dal vento.

La partita? La cronaca potete leggerla qui sotto grazie a Max Airoldi. Sottolineamo però le cinque penalità del Varese contro due sole del Merano che se da una parte testimoniano un errore arbitrale nel non concedere i 2 minuti per un netto fallo su Marcello Borghi nel terzo periodo (il Varese era rientrato sul 4-2 e da quel fischio mancato nasce l'azione del 5-2 di Oscar Erik Ahlstroem), ribadiscono anche l'assenza di agonismo e rabbia degli ospiti nei primi due tempi. Aggiungiamo che Tura, pur subendo 6 gol (e 34 tiri contro i 24 scagliati dai suoi compagni), è stato comunque tra i migliori sul ghiaccio.

Ma perfino contro i gemelli Oscar Erik e Victor Per Ahlstroem, Luca Ansoldi, Michal Juscak e Fabian Platzer, il Varese visto giovedì scorso a Casate e stasera nel terzo periodo (a volte ha solo bisogno di "incazzarsi" un po') può farcela. E ce la farà.

Merano-Mastini Varese    6-3  (3-0, 1-0, 2-3)
Reti: 02’00” (M) Juscak (Gellon, Radin), 06’57” (M) Pfostl (Lombardi), 19’10” (M) Thaler (Mitterer, Platzer), 26’17” (M) O. Ahlstrom (Stablum, V. Ahlstrom), 44’24” (MV) Piroso (M. Borghi, A. Bertin), 47’09” (MV) A. Bertin (Piroso, Vanetti), 53’10” (M) O. Ahlstrom (V. Ahlstrom, Ansoldi), 54’20” (M) Thaler (Mitterer, Platzer), 18’55” (MV) Piroso (Borghi, Bertin)
MERANO: 34 Tragust (31 Marinelli), 6 Radin, 19 Beber, 26 Stablum, 10 Hellweger, 47 Pfoestl, 50 Borgatello, 60 Doliana, 12 Mitterer, 13 Gellon, 23 Lombardi, 61 Thaler, 63 Verza, 68 V.P Ahlstroem, 71 Ansoldi, 81 Juscak, 86 O.E. Ahlstroem, 93 Kobler, 94 Cassibba, 98 Platzer. Coach: Douglas Brian Mc Kay
MASTINI VARESE: 65 Tura (29 Bertin), 3 Schina, 8 A. Bertin, 22 E. Mazzacane, 31 Allevato, 44 De Biasio, 66 Payra, 90 Ilic, 9 Drolet, 13 Gasparini, 16 Vanetti, 18 Cordin, 23 M. Borghi, 27 M. Mazzacane, 32 P. Borghi, 54 Gherardi, 55 Piroso. Coach: Claude Devèze.
Arbitri: Thomas Egger, Andrea Moschen (Fabrizio De Toni, Giulio Soia)
Note - Tiri Mer 34, Var 24. Pen Mer 4', Var 10'.

Semifinali, gara-1
Unterland-Caldaro 4-2.
Merano-Varese 6-3.

Martedì 30, 20.30, gara-2: Varese-Merano, Caldaro-Unterland.

Giovedì 1° aprile, 20.30, gara-3: Merano-Varese, Unterland-Caldaro.

Sabato 3 aprile, eventuale gara-4: ore 19.30 Caldaro-Unterland. Ore 20.30: Varese-Merano.

Martedì 6 aprile, 20.30, eventuale gara-5: Merano-Varese, Unterland-Caldaro.

La cronaca della partita nel comunicato dei Mastini.

Gara 1 al Merano e dopo questa sconfitta resa meno amara nell’ultimo terzo, per il Varese è bene subito pensare alla nuova sfida di martedì. Sicuramente servirà un altro approccio, magari quello con cui i gialloneri hanno affrontato gran parte del terzo tempo, ben giocato, senza timori, senza paura e con convinzione dei propri mezzi.

Ambrosoli, Raimondi e Xamin le assenze tra i Mastini, Lo Presti l’unica mancanza del Merano.

Approccio aggressivo dei padroni di casa come sempre ci hanno abituato nelle partite contro la formazione giallonera. E’ in questa situazione che il Merano costruisce il vantaggio nei primi minuti. Dopo 120” il primo disco è già in porta, sospinto da Juscak che è pronto a raccogliere una deviazione di Tura. Dopo qualche minuto arriva il raddoppio di Pfoestl con una conclusione da lontanissimo che si infila a mezza altezza nella parte sinistra della gabbia. I Mastini tengono bene l’inferiorità numerica e dopo un avvio molto timido provano a risalire la corrente, producendo un paio di conclusioni insidiose respinte però da Tragust. Quando il Varese pare giocare meglio arriva la doccia fredda: la rete di Thaler a pochi secondi dalla prima sirena è fulminea: raccoglie un disco in posizione centrale, si gira rapidamente e segna una bellissima rete.

Nel secondo drittel si vede un Varese diverso, con un pizzico di grinta in più e ci sarebbero pure un paio di occasioni interessanti: una deviazione di Vanetti sotto porta è sfortunata perché il disco assume una traiettoria troppo alta e poco dopo è Gasparini che non aggancia un assist magico di Marcello Borghi. Bravo Tragust a bloccare su una conclusione di Michael Mazzacane. La quarta rete del Merano giunge con un altro tiro dalla lunghissima distanza che, nel traffico, trova la porta. I gialloneri attaccano in maniera timida e il cambio della composizione delle linee non sortisce l’effetto sperato.

Nel terzo tempo Devèze mischia ancora le carte e la formula produce l’effetto sperato al minuto 44: bella l’azione iniziata da Alex Bertin e proseguita da Marcello Borghi, scarico per Piroso che si aggiusta il disco, prende la mira e lo infila imparabilmente sotto la traversa. Al 47’09” i Mastini raddoppiano con Alex Bertin che tocca un disco vagante da due passi, beffando Tragust. Sul più bello, Vanetti finisce in panca puniti ma i gialloneri giocano bene e tengono lontani gli avversari che però proprio sul finire della penalità colpiscono l’incrocio dei pali con una sassata dalla distanza. Il Varese alza la pressione e il Merano è costretto a difendersi. A 9’ dalla fine Tragust tiene a galla i suoi: tambureggiante azione del Varese che porta due volte Marcello Borghi alla conclusione, ma prima il gambale e poi il pattino del goalie impediscono la marcatura.

Incredibile quello che succede al minuto 53: la palese irregolarità di un difensore meranese non è sanzionata e la pesante carica davanti alla gabbia delle Aquile è incredibilmente perdonata. Sulla ripartenza arriva la quinta rete. I Mastini protestano ma l’arbitro è inflessibile. La sesta marcatura è questione di pochi istanti. Il finale riserva la marcatura di Marcello Borghi: la botta di Alex Bertin coglie la traversa, Marcello Borghi accomoda e Piroso appoggia in rete.

Qui sotto nella gallery gli scatti di Jhonny Pandolfi, vero Mastino.

Andrea Confalonieri


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