Da questa mattina, sui cancelli delle scuole di Lonate Pozzolo sono iniziati a comparire dei disegni. Alcuni ritraggono la scuola, altri i compagni di classe seduti ai banchi, altri ancora sono più fantasiosi. Tutti, però, sono accomunati dallo stesso messaggio: «Voglio tornare a scuola».
Si tratta di un’iniziativa spontanea di alcune mamme e alcuni papà che, dopo un confronto con il comitato genitori, hanno voluto manifestare il proprio disagio in maniera civile e… colorata, affidandosi alla creatività dei loro bambini, che la scorsa settimana sono tornati a seguire le lezioni da casa.
In questi giorni non sono mancate forme di protesta analoghe in tutto il territorio. A Legnano, ad esempio, i genitori hanno inscenato un flash mob, sostenuti anche da sindaco e giunta (leggi qui).
«Abbiamo voluto essere rispettosissimi dei protocolli anti-Covid, così come lo erano i bambini a scuola – spiega Laura Zocchi, rappresentate di classe alla primaria Dante Alighieri –. Con Katia Toffanin abbiamo ritenuto fosse doveroso far sentire la nostra voce. Nessuno di noi genitori è un epidemiologo né un virologo, quindi non vogliamo discutere le scelte. Le loro modalità, però, sì».
La scorsa settimana i genitori hanno saputo letteralmente da un giorno all’altro che i figli sarebbero tornati in didattica a distanza. «Ora – afferma Zocchi – chiediamo che riprendano quanto prima le lezioni in presenza». Anche perché, prosegue, «non avevamo notizie di classi in quarantena a Lonate e sappiamo che in questi giorni gli insegnanti si stanno vaccinando».
I disegni sono comparsi anche sui cancelli di altre scuole del paese, come la primaria Brusatori. L’auspicio è che, almeno per quanto riguarda l'istruzione dei più piccoli, la situazione possa tornare in tempi rapidi alla normalità: «Lo spauracchio dell’anno scorso, quando la scuola non è stata riaperta, ci preoccupa – ammette la rappresentante di classe –. Questa piccola iniziativa è stata il nostro modo di dire “no” a questa possibilità. La didattica a distanza è faticosa. Per i bambini ma anche per le famiglie».