I lettori, questa volta, possono anche non leggere tutto il pezzo: basterà loro dedicarsi al capitoletto I numeri per comprenderne il senso. Penultima, penultima, ultima, penultima, terzultima, terzultima, penultima: sono questi gli aggettivi numerali che quantificano e qualificano le cifre biancorosse come espressione del prodotto di campo, magnificamente riassunte da un altro aggettivo numerale stavolta riferito alla posizione in classifica: ultima.
Bisogna partire da questo esame di realtà per capire l’importanza del match odierno contro la De’Longhi Treviso (ore 17), prima tappa di una missione salvezza il cui inizio non può tardare oltre il qui e ora, prima tappa di una fatica che non arriverà mai a compimento se quel gioco, così ben riassunto dai numeri nella sua pochezza, non migliorerà.
La situazione
Sei punti e ultimo posto per Varese, 10 punti e 10° posto (con una partita ancora da recuperare) per Treviso. Gli alfieri della Marca sono reduci dalle sconfitte contro Virtus (pesante) e Sassari e non vincono dal 6 dicembre (91-81 su Pesaro), Varese ha conquistato solo due punti nelle ultime 9 partite (contro Trento). La De’ Longhi può ancora dirsi estranea alla lotta per non retrocedere, non così per la Openjobmetis che oggi dovrà dare uno sguardo anche ad altri parquet: quello di Bologna, dove la Fortitudo ospiterà Venezia, quello di Pesaro (che riceverà Trieste) e quello di Cremona (che proverà a fare uno sgambetto a Brindisi). Ieri intanto, e non ci voleva, Cantù ha battuto Reggio Emilia (68-78), lasciando l’ultima piazza.
Gli ex
Nessun ex in campo, uno indimenticabile in panchina. Si tratta di coach Massimo Bulleri, senza ombra di dubbio uno dei giocatori più importanti della storia cestistica trevigiana. Era la Treviso verde Benetton, era la Treviso che dominava in Italia e in Europa, e il Bullo ci stava in mezzo come una candelina su una torta: tredici stagioni, 2 scudetti, 4 Coppe Italia, 2 Supercoppe, 1 Coppa Saporta, 2 titoli di Mvp della Serie A.
I numeri
Come si è scritto nell’introduzione, le cifre - tanto care allo sport dei canestri - iniziano a dare una certa contezza del problematico cammino biancorosso e dell’allarme (stavolta solo rosso) che dovrebbe essere già risuonato potente se si vuole evitare una tragica retrocessione. Allo stato attuale, Varese è 11° alla voce punti segnati (78.4 e il fatturato sta calando…), penultima nella percentuale da 3 punti (33,1%), penultima in quella da 2 (48,6%), penultima negli assist (14.6), ultima nella valutazione complessiva (77.9), penultima nella percentuale da 3 concessa agli avversari (38,1%), terzultima nei rimbalzi concessi ai medesimi (39.4), idem per i punti subiti (87.4). La notizia di giornata è che si troverà davanti una formazione come quella di Menetti che di certo non eccelle nella fase difensiva (ultima difesa della Serie A a 91.8 punti subiti di media) e a rimbalzo (33.3 carambole catturate di media, anche qui ultima). Ben diversa la situazione in attacco: la De’Longhi è quarta per punti segnati.
Gli uomini chiave
Facile indicare Luis Scola, da una parte, e David Logan dall’altra. Veterani, campioni, guide. Il primo - al netto degli accorgimenti tattici di coach Menetti (più zona che raddoppi?) - non pare avere avversari in grado di limitarlo singolarmente tra gli ospiti. Il secondo - 20.8 punti segnati di media, uno in meno dell’argentino - si presta a fare man bassa di canestri se gli esterni biancorossi non cambieranno indole nella loro predisposizione difensiva. Tra gli avversari, scritto pure del motorino in regia DeWayne Russel (12.5 punti e 6,7 assist di media), chi nella vittorie dà sempre il suo contributo è Matteo Chillo: 6.8 punti di media che diventano quasi 11 quando Treviso esulta.
Le parole di Bulleri
«La settimana di lavoro sta procedendo bene; i ragazzi sono motivati e concentrati grazie anche alle certezze che abbiamo preso dall’ultima gara contro Venezia che però, purtroppo, non sono bastate per ottenere i due punti. Della gara contro la Reyer ho apprezzato l’atteggiamento lungo i 40′ di gioco che mi auguro di ritrovare anche domenica; per due volte siamo andati sotto di 9 punti ma in entrambi i casi siamo tornati in scia fino ad arrivare a giocarci la partita all’ultimo minuto. Questo è sintomo che la squadra è viva, che la squadra c’è, che c’è un gruppo che non si arrende mai, tutte caratteristiche fondamentali che ci devono spingere contro Treviso per fare quello che vogliamo. Quando sono arrivato sulla panchina biancorossa ero consapevole che questa avventura avrebbe riservato degli ostacoli ma, onestamente parlando, fa parte del gioco. La classifica che ci riguarda è qualcosa che ci fa pensare, ma ci deve interessare fino ad un certo punto; ora dobbiamo essere concentrati settimana dopo settimana. Alla fine valuteremo a che punto saremo».
OPENJOBMETIS VARESE-DE’LONGHI TREVISO (Enerxenia Arena ore 17)
VARESE: 2 Beane, 3 Morse, 4 Scola, 5 De Nicolao, 7 Jakovics, 10 Ruzzier, 12 Strautins, 19 De Vico, 21 Ferrero 23 Douglas. All. Bulleri.
TREVISO: 00 Russell, 1 Logan, 8 Vildera, 12 Imbrò, 13 Piccin, 15 Chillo, 21 Mekowulu, 24 Sokolowski, 30 Carroll, 45 Akele. All. Menetti.
ARBITRI: Paternicò, Pepponi, Perciavalle.
Diretta: Eurosport 2, Eurosportplayer e VareseNoi (diretta testuale. Al termine cronaca, commento e pagelle).













