Un messaggio semplice, vero e toccante: è quello postato poco fa da Ezio Rossi sulla sua pagina Facebook. Parole pieno di spirito e anima, quelli che ha chiesto ieri al Varese nel giorno della sua presentazione da mister biancorosso (leggi QUI). Parole alla Peo Maroso, piene e trascinanti, perché concetti come "amore", "passione", "identità" non sono più da tutti nel mondo del calcio. Parole che lasciano il segno perché fanno riferimento a Franco Ossola, Peo Maroso, Beppe Sannino ed Eugenio Fascetti, uomini che hanno fatto la storia del Varese e legati a quella Torino e a quel Torino che Ezio Rossi rispetta e porta nel cuore molto più di tanti proprietari che da quelle parti sono passati o passano, proprietari ma non "padroni" di quel sentimento granata che invece l'allenatore del Varese custodisce, onora e rispetta.
Le parole di Ezio Rossi.
Si riparte, con la solita passione e grandi motivazioni che l’amore per questo sport mi ha sempre dato.
Vado in una città e società dove il calcio ha scritto pagine importanti e creato uno zoccolo duro di appassionati tifosi, che resistono nonostante le vicissitudini societarie negative di questi ultimi anni.
Siamo ultimi, il Covid rende nei dilettanti il lavoro più complesso, ma spero di onorare questa maglia gloriosa.
Qui sono miti personaggi che hanno scritto pagine di storia in questa città è che per motivi diversi sono legati al Torino, a Torino o alla mia carriera., mi riferisco a Ossola, Peo Maroso, Sannino e Fascetti... speriamo sia di buon auspicio, non prometterò niente, come mia consuetudine ma lavorerò mettendoci il cuore.