Riceviamo e pubblichiamo la nota sottoscritta da 22 attività commerciali e artigianali contro il senso unico di Via Trieste a Travedona Monate:
Ventidue attività commerciali e artigianali di Travedona Monate rompono il silenzio e attaccano l’Amministrazione comunale e la Provincia di Varese sul progetto di senso unico in Via Trieste a Travedona.
In una lettera formale inviata alle istituzioni competenti, i commercianti denunciano il mancato rispetto degli impegni presi dal Sindaco lo scorso settembre, quando aveva assicurato l’abbandono dell’ipotesi di senso unico. Promesse che, secondo i firmatari, sarebbero state clamorosamente disattese: il progetto è andato avanti senza alcuna comunicazione né confronto con le attività direttamente coinvolte.
Nel mirino la realizzazione di una breve ciclopedonale che comporterebbe la trasformazione di Via Trieste – strada provinciale e arteria fondamentale per il paese – in senso unico. Una scelta che, secondo i commercianti, rischia di avere effetti devastanti: drastica riduzione di visibilità e accessibilità agli esercizi, perdita di clientela e ulteriore indebolimento di un tessuto economico già fragile.
Le critiche non si fermano all’aspetto economico. La modifica della viabilità comporterebbe un inevitabile riversamento del traffico su Via Vittorio Veneto, con aumento di congestione, inquinamento e rumore, oltre a maggiori rischi per pedoni e residenti. Ancora più grave, secondo i firmatari, la possibile compromissione dei piani di emergenza: il senso unico eliminerebbe una via di fuga e di accesso rapido per i mezzi di soccorso.
La protesta non arriva solo da Via Trieste. Anche i commercianti del centro paese sostengono l’iniziativa, temendo che la decisione rompa definitivamente il già precario equilibrio delle piccole realtà locali. «È inaccettabile – scrivono i commercianti – che la pubblica amministrazione ignori le nostre richieste e non si degni nemmeno di una risposta. Questo non è dialogo, non è ascolto, non è politica».
Ora l’appello è diretto alla Provincia di Varese, chiamata a decidere se concedere o meno il nulla osta: i commercianti chiedono di fermare un progetto giudicato inutile e dannoso prima che produca conseguenze irreversibili per il paese.














