Trasformare un tetto o uno spazio del cortile del Liceo scientifico “Arturo Tosi” di Busto Arsizio in una finestra permanente sull’universo: è questo l’obiettivo del progetto di Osservatorio Astronomico Didattico ideato dalla scuola. L’iniziativa prevede l’installazione di una postazione astronomica fissa dotata di cupola e telescopio professionale da 20 centimetri di diametro, corredato da moderni strumenti tecnologici per l’osservazione e l’analisi dei fenomeni celesti. Si tratta di un investimento che non solo arricchirebbe l’offerta formativa del liceo, ma che darebbe vita a un polo di eccellenza scientifica aperto anche alla cittadinanza, contribuendo alla crescita culturale dell’intera comunità.
La struttura del progetto: tecnologico, moderno, accessibile
Il cuore dell’osservatorio sarà una piccola cupola astronomica di circa tre metri di diametro, progettata per proteggere la strumentazione dalle intemperie e garantire un utilizzo continuativo anche durante l’anno scolastico. Al suo interno troverà posto un telescopio di fascia avanzata, verosimilmente un modello Schmidt-Cassegrain, particolarmente apprezzato per la sua versatilità nelle osservazioni a media e lunga distanza. L’apparato sarà montato su una montatura equatoriale motorizzata, indispensabile per il puntamento automatico degli oggetti celesti e per l’inseguimento dei corpi in movimento.
Accanto alla parte ottica, il progetto prevede l’acquisto di telecamere astronomiche CCD o CMOS dedicate all’astrofotografia, strumenti che consentiranno di raccogliere immagini ad alta risoluzione di stelle, galassie, nebulose e pianeti. Un computer sarà deputato al controllo dell’intero sistema, oltre che alla gestione dei software di elaborazione dati, con cui gli studenti potranno effettuare misurazioni, analisi e rielaborazioni scientifiche.
Dove sorgerà l’osservatorio: le opzioni allo studio
Il posizionamento della cupola è uno degli aspetti più delicati del progetto. La soluzione preferita resta il tetto dell’istituto, che garantirebbe un orizzonte più ampio e una minore interferenza luminosa, aumentando la qualità delle osservazioni. Questa scelta richiede tuttavia un’attenta valutazione strutturale, con particolare attenzione alla sicurezza e alla gestione dell’accesso. L’alternativa è l’installazione nel cortile interno della scuola: una soluzione più semplice da gestire dal punto di vista logistico, che però potrebbe risentire maggiormente dell’inquinamento luminoso e della presenza di ostacoli come alberi ed edifici vicini.
Le motivazioni del progetto
«Un osservatorio didattico – spiega il professor Enrico Rigon, referente del progetto – rappresenta uno strumento straordinario per trasformare l’apprendimento in esperienza diretta. Permette ai ragazzi di misurare, analizzare, fotografare e toccare con mano ciò che studiano sui libri. È un laboratorio a cielo aperto che consente di applicare i principi della fisica, della matematica e delle scienze della terra a casi reali».
Il docente sottolinea come l’uso di tecnologie avanzate favorisca naturalmente lo sviluppo delle competenze Stem, oggi indispensabili in qualunque percorso universitario o professionale di ambito scientifico. Il progetto mira inoltre a creare un ponte verso il futuro dei ragazzi, offrendo occasioni di orientamento consapevole verso facoltà quali Fisica, Informatica, Ingegneria Aerospaziale e altre discipline ad alto contenuto tecnologico.
«Uno strumento del genere – continua Rigon – apre anche la possibilità di avviare progetti di ricerca autentici, validabili e documentabili, in collaborazione con università o associazioni astronomiche. Si tratta di un’opportunità unica per potenziare i Pcto e per far vivere agli studenti l’esperienza della scienza vera, quella fatta di osservazioni, errori, risultati, pubblicazioni e condivisione».
Un valore per la scuola e per il territorio
Il progetto dell’Osservatorio Astronomico Didattico non è pensato solo per gli studenti del Liceo Tosi, ma per tutta la città di Busto Arsizio. L’installazione rappresenterebbe un importante elemento di prestigio per l’istituto, rafforzandone l’identità di scuola all’avanguardia e attenta allo sviluppo culturale del territorio. L’osservatorio diventerebbe infatti un punto di riferimento per serate divulgative, open day scientifici e attività aperte al pubblico, coinvolgendo famiglie, appassionati di astronomia, scuole primarie e secondarie.
Le potenzialità comunicative del progetto sono elevate: si tratta di un investimento che conserva valore nel tempo: con una manutenzione minima e programmata, una struttura di questo tipo può rimanere pienamente operativa per decenni.
Quanto costa realizzare l’osservatorio
La stima preliminare dei costi è stata suddivisa in quattro fasi principali. L’installazione della cupola, comprendente trasporto, montaggio e realizzazione del basamento, richiede un investimento compreso tra 15.000 e 25.000 euro. La strumentazione ottica, costituita dal telescopio, dalla montatura motorizzata e dagli accessori di base, comporta una spesa tra 10.000 e 15.000 euro. A questi si aggiungono tra 5.000 e 8.000 euro per telecamere, filtri, computer di controllo e software. Infine, gli adeguamenti legati alla sicurezza e all’impianto elettrico richiedono un investimento compreso tra 3.000 e 6.000 euro. Il costo totale stimato si colloca dunque tra 33.000 e 54.000 euro, una cifra importante ma sostenibile attraverso bandi, contributi comunali, sponsorizzazioni e iniziative di fundraising.
La sostenibilità del progetto: gestione, sicurezza, manutenzione
Il progetto prevede una chiara struttura organizzativa, con la nomina di uno o più docenti referenti dotati di competenze tecniche e scientifiche specifiche. La manutenzione annuale è stimata come limitata e facilmente sostenibile grazie a piccoli fondi che potranno essere alimentati da partecipazioni a bandi o dagli eventi aperti al pubblico. Particolare attenzione sarà dedicata alla sicurezza, soprattutto nel caso dell’installazione sul tetto: l’accesso sarà regolamentato attraverso protocolli interni, formazione specifica e dispositivi adeguati.
Un investimento sulle nuove generazioni
Investire nell’Osservatorio Astronomico Didattico del Liceo Tosi significa molto più che acquistare strumenti scientifici. Significa investire nella crescita culturale del territorio, nella formazione delle future generazioni di scienziati e nella creazione di un luogo di incontro tra scuola, famiglie, associazioni e istituzioni. Un progetto che guarda lontano, nel senso letterale e metaforico del termine e che potrebbe diventare uno dei punti di forza della Busto Arsizio del futuro.














