La cultura, l’arte, l’amore, la creatività. Da piccolo pastore a “familio” e poi via verso l’ascesa personale che lo ha portato dalla Sardegna a Vergiate dove negli anni ha continuato a perseguire le proprie passioni.
“Studiavo”: questa la sua lapidaria risposta alla domanda su come sfruttava i suoi giorni da giovane.
Era l’anno 1969 quando Paolo partecipò alla mostra agreste che sviluppò oltremodo la sua passione per l’arte. Incontrò artisti di primo piano della cultura italiana e cominciò a dipingere. Dal classico al polimaterico informale e alla scrittura (perché è anche scrittore), non c’è espressione d’arte che lui abbia evitato o che rifugge.
Oggi come trent’anni fa non si arrende e guarda al futuro senza dimenticare quei drammi familiari che lo hanno profondamente segnato.
A ottant’anni continua a creare arte a trecentosessanta gradi.
Conoscere la sua storia e riflettere sui passaggi che la contraddistinguono può essere uno stimolo a continuare a camminare o correre.
Quando incontro Paolo Tolu, quando leggo i suoi messaggi, mi immagino il volto di un bambino che pascola pecore su terreni brulli e scoscesi ma riesce con semplicità a guardare oltre, a credere in quello che immagina e a realizzarlo. Con umiltà, coraggio e onestà.
Questo è quello che insegna la vita, una storia mille verità.
Buona visione.
In Breve
sabato 20 dicembre
mercoledì 17 dicembre
lunedì 08 dicembre
sabato 29 novembre
venerdì 21 novembre
sabato 15 novembre
sabato 08 novembre
sabato 01 novembre
lunedì 27 ottobre
venerdì 17 ottobre














