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Territorio | 05 agosto 2025, 08:00

La storia e la bellezza del lago viste dal Cantiere Nautico Brovelli di Ranco: «Con le nostre barche facciamo vivere emozioni che solo il Maggiore sa offrire»

Tutto inizia nel 1933 grazie alla maestria di Carlo Brovelli che progettava e costruiva imbarcazioni di ogni tipo, poi il passaggio alla figlia Anna Maria negli anni 70 con la creazione di posti barca, mentre oggi è la nipote Maria al timone del cantiere con orgoglio e caparbietà: «Affittiamo barche, canoe, kayak e pedalò a turisti e appassionati perché possano godere di tutto ciò che il lago sa offrire, sempre con responsabilità e prudenza. Dall'acqua ammirare Santa Caterina del Sasso, il San Carlone di Arona, la Rocca di Angera è puro spettacolo»

La storia del cantiere nautico Brovelli di Ranco inizia nel lontano 1937 con Carlo Brovelli, pioniere nella nautica sul Lago Maggiore. 

Carletto, maestro d'ascia, inizia a lavorare dopo la fine della prima guerra mondiale alla Siai Marchetti e successivamente alla Caproni di Malpensa, ma il richiamo del lago è così forte che nel 1933 passa dal costruire parti in legno per gli aerei a imbarcazioni in legno come le barche da pesca, iole a remi e imbarcazioni per gare di canottaggio per diverse società italiane.

Le barche erano realizzate su suoi disegni, oppure anche su progetti predisposti da diversi costruttori di natanti che negli anni si affidavano, per la sua grande competenza ed esperienza, a Carlo Brovelli che nella sua lunga carriera professionale fu anche maestro di disegno  alla scuola serale di Sesto Calende. 

Agli inizi degli Anni 70  il passaggio del testimone alla figlia Anna Maria, che abbandonò di fatto la costruzione di natanti, per diventare punto di riferimento per diportisti appassionati della vela e del motore. Furono così create strutture per posti barca, tuttora presenti e funzionanti. Dopo diversi anni di attività la figlia del maestro d'ascia ha passato la gestione alla nipote Maria, che tuttora, con grande orgoglio, caparbietà e molta professionalità gestisce questo storico cantiere del Verbano. 

Anche Maria nel tempo ha fatto innovazioni, per dare sempre maggior servizi ai turisti e agli appassionati che vengono a trascorrere momenti rilassanti sul lago Maggiore.

Signora Maria quali sono i servizi storici e più recenti che mettete a disposizione dei vostri clienti?

Da sempre cerchiamo di offrire il servizio migliore possibile per far vivere ai nostri clienti momenti emozionanti sul lago e anche per poter praticare attività sportive. Così, oltre alla gestione dei posti barca con assistenza varia, noleggiamo anche imbarcazioni di diverse tipologie, a motore open senza patente nautica, canoe, pedalò, tavole SUP, tutto su prenotazione. Affittiamo pure imbarcazioni per gite in barca, escursioni, canoa e kayak. Cerchiamo insomma di fare vivere al meglio l'emozione di ammirare il paesaggio unico dalla prospettiva del lago Maggiore, che offre scenari davvero magnifici. Inoltre organizziamo corsi personalizzati di canoa e kayak e sup e su prenotazione forniamo anche l'attrezzatura completa. 

Quali consigli si possono dare a chi si approccia al lago con un'imbarcazione?

Per andare sul lago, con qualsiasi tipologia di natante, bisogna prima di tutto essere molto responsabili; quando si è agli inizi occorre sempre ascoltare gli esperti. Noi prima di dare le imbarcazioni facciamo una preventiva verifica di idoneità cercando sempre di responsabilizzare tutte le persone che salgono a bordo. Stesso discorso vale per la canoa e il kayak; bisogna essere consapevoli che il lago offre sì tante bellissime realtà, ma necessita anche di tanta prudenza che non è mai troppa. 

Qual è la vostra tipologia di clientela?

Turisti stranieri o residenti in zone limitrofe, ma anche famiglie che vengono a fare le vacanze sul lago Maggiore e che vogliono passare momenti di relax o fare attività sportive legate all'acqua, godendo di tutto quello che il lago offre. E' un'esperienza speciale e da provare osservare dall'acqua la Rocca di Angera, l'eremo di Santa Caterina del Sasso, il San Carlone di Arona e altre bellezze naturali uniche del nostro territorio lacustre. 

Claudio Ferretti

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