/ Varese

Varese | 03 luglio 2025, 21:53

Varese, i giovani danno colore e futuro a via Como. «Riqualificazione urbana che parte dai ragazzi che faticano a inserirsi nel mondo di scuola e lavoro»

Creatività e rigenerazione sui muri di via Como e nell'area intorno all'Informagiovani grazie al progetto Switch contro l’abbandono scolastico e lavorativo. Grazie anche ai proprietari degli immobili e agli amministratori di condominio che hanno messo a disposizione muri e saracinesche. L'assessora Dimaggio: «Un tassello di bellezza e di forte impatto visivo»

Colore e bellezza in via Como grazie ai giovani coinvolti nel progetto Switch contro l’abbandono scolastico e lavorativo

Colore e bellezza in via Como grazie ai giovani coinvolti nel progetto Switch contro l’abbandono scolastico e lavorativo

Un'opera d'arte diffusa intorno alla sede dell'Informagiovani, con colore e creatività sui muri vicolo tra piazza XX Settembre e via Como, mentre sono al via i lavori su muri e vetrine in via Como. E' una delle azioni in cui è articolato Switch, il progetto che da ottobre 2024 ha coinvolto ragazze e ragazzi tra i 14 e 25 anni con l'obiettivo di contrastare l’abbandono scolastico e lavorativo, offrendo nuovi strumenti per orientarsi nel mondo della formazione e del lavoro. Quasi mille i giovani intercettati con questionari e momenti conoscitivi, mentre sono circa 60 quelli al momento coinvolti in modo operativo con laboratori, corsi creativi, momenti di formazione, interventi di riqualificazione urbana, con 4 neoassunti con contratti di lavoro. Il progetto è rivolto ai “Neet” (Not in Education, Employment or Training), vale a dire quei giovani che non lavorano e non studiano, ed è promosso dal Comune di Varese in qualità di ente capofila attraverso il servizio Informagiovani, grazie al finanziamento ottenuto dall'amministrazione dal Dipartimento delle Politiche Giovanili e ANCI, e vede il coinvolgimento delle associazioni M.Art.E, Wg Art e cooperativa Lotta contro l’Emarginazione.

«Un ulteriore tassello di colore, bellezza e di forte impatto visivo per il progetto Switch – sottolinea l'assessora ai Servizi educativi Rossella Dimaggio - Si tratta di una serie di azioni coordinate da Informagiovani e rivolte ai giovani che per diverse ragioni faticano a inserirsi in percorsi scolastici e lavorativi, per offrire loro nuove opportunità di espressione artistica, formazione e inserimento lavorativo volti a riattivare intraprendenza e interessi. Il progetto ha un duplice risvolto: quello di coinvolgere i giovani in attività concrete che possono essere fonte di ispirazione per il proprio futuro, e quello di riappropriarsi degli spazi urbani rendendoli più vivi, attraenti, carichi di significato. La prima parte del loro lavoro è già visibile, ora prende il via un'altra fase di lavoro creativo su muri e saracinesche in via Como, per ridare bellezza a questi spazi, a cui faranno seguito anche opere creative nelle sale dell'Informagiovani e una serie di altre azioni. Questo infatti è parte di un percorso più ampio che ha coinvolto ragazzi e ragazze in una serie di laboratori, momenti di confronto, condivisione, corsi formativi».

«Un progetto di riqualificazione dell'area – aggiunge l'assessore Andrea Civati - che va a complemento del complessivo progetto di rigenerazione che ha interessato la struttura dell'Informagiovani».

«Un'area che viene resa più viva, attraente e restituita ai giovani – sottolinea il consigliere comunale Matteo Capriolo – grazie alle progettualità che ruotano attorno al nuovo spazio polivalente dell'Informagiovani».

Una prima fase di monitoraggio e mappatura ha permesso di intercettare i giovani Neet, tramite questionari che hanno coinvolto gli studenti delle scuole superiori, per comprendere opportunità, gradimento e criticità rispetto alle metodologie di orientamento. Il progetto ha poi previsto una seconda fase in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti, con l'attivazione di laboratori e workshop, corsi formativi, momenti di ascolto, attività di progettazione partecipata.

Dallo scorso ottobre l’associazione Wg Art, in collaborazione con la cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, è stata presente settimanalmente sul territorio, con attività di ascolto, reclutamento e avvicinamento nei luoghi di aggregazione giovanile. Da gennaio sono stati avviati laboratori di street art, calligrafia, serigrafia, progettazione partecipata e fotografia, uscite di esplorazione urbana, indagini fotografiche con smartphone e laboratori di rielaborazione grafica dei luoghi, per favorire l’espressione individuale e la conoscenza condivisa dell’area. Con i laboratori del programma “Ci sto a fare fatica” il progetto ha preso una direzione concreta e trasformativa: grazie all’impegno dei giovani partecipanti, armati di pennelli e colori, sono stati ridipinti i muri esterni intorno a via Como.

«Un progetto impegnativo e ricco di sorprese – spiega Ileana Moretti, presidente di WgArt - Voglio guardare alla positività e cogliere suggerimenti dalle negatività. La positività è ancora una volta legata ai giovani, alla loro capacità di stupire, di impegnarsi e di farsi coinvolgere in attività nuove. La capacità di raccontarsi, di fare rete, di lavorare fianco a fianco e ritrovarsi. Come da ogni esperienza, si esce sempre un po' più ricchi. Grazie alla rete di attori che hanno supportato questo progetto».

«Un progetto che ha un impatto positivo su quest'area - aggiunge il coordinatore del Consiglio di Quartiere Marco Guadagnuolo Ringrazio i proprietari degli immobili e gli amministratori di condominio che hanno aderito con generosità, mettendo a disposizione muri e saracinesche. Un esempio positivo di collaborazione tra cittadini, giovani, associazioni e amministrazione, a beneficio del quartiere e della città».

Tra le attività messe in campo nei mesi scorsi con l'associazione M.Art.E, ci sono i corsi gratuiti legati alle arti come videomaker, fotografia, rap trap, doppiaggio, tecnico del suono e recitazione. Sono stati attivati percorsi di counseling orientativo per lo studio e il lavoro, mentre nei prossimi giorni prenderà il via un altro percorso di rigenerazione urbana in via Cavour.

E’ stato inoltre possibile attivare 4 contratti di lavoro a tempo determinato per 4 mesi, offrendo un’opportunità concreta di inserimento lavorativo. A chiusura del progetto l’Università degli Studi dell'Insubria accompagnerà gli enti del progetto per un’analisi approfondita e una valutazione dei risultati. Infine verrà prodotta una guida digitale per famiglie, studenti e docenti contenente pratiche orientative efficaci, con la possibilità di istituire un osservatorio giovanile con un focus particolare sui giovani inattivi.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore