Il Sacro Monte di Varese, patrimonio UNESCO, è un gioiello di cui la città è orgogliosa, una tappa "obbligata" per i turisti in visita e, al tempo stesso, un luogo in cui tutti noi possiamo trovare pace, tranquillità e panorami maestosi.
Ma, come ogni anno, accade qualcosa che lo valorizza ancora di più: Tra Sacro e Sacro Monte, festival di teatro alla sua 16a edizione, organizzato da Andrea Chiodi, regista varesino e Direttore artistico del Festival, in partenariato con il Comune di Varese e in collaborazione con diverse fondazioni e istituzioni.
L'edizione 2025, presentata questa mattina in Sala Matrimoni, a Palazzo Estense, si annuncia intensa, ispirata e profondamente legata al tempo che viviamo.
Sett saranno gli spettacoli proposti, ogni martedì e giovedì dal 3 al 27 luglio 2025, tra il Santuario e la XIV Cappella. A questi, si aggiungono due iniziative, Ti ho scritto una lettera e La caduta dei cementi, che animeranno rispettivamente il Centro Città ogni sabato e la Via Sacra ogni domenica di luglio.
«Sedici anni sono un traguardo importante per un festival che si è da subito posto come una proposta culturale complessa fuori dagli schemi che non ha voluto seguire facili successi o testi mainstream, piuttosto ha affondato sempre più le proprie radici nelle grandi domande dell'uomo che da sempre sono stato occasione di riflessione per i grandi autori dai più antichi a più contemporanei. Questa sedicesima edizione capita in un anno importantissimo per un luogo come il Sacro, Monte: il Giubileo dedicato alla Speranza», ha introdotto il Festival Andrea Chiodi.
«L'iniziativa Tra Sacro e Sacro Monte quest'anno ha un significato speciale - ha riflettuto Davide Galimberti, Sindaco di Varese - anche l'intero programma culturale proposto sarà il racconto di un legame stretto tra il territorio e la sua valenza, attraverso i testi, le riflessioni e i pensieri interpretati da nomi importanti del panorama culturale italiano».
Enzo Laforgia assessore alla cultura del Comune di Varese, ha aggiunto: «Il patrimonio unesco del sacro Monte è lo scenario unico che da 16 anni a questa parte ospita una proposta culturale che porta a Varese interprete della scena teatrale italiana e autori di rilievo. Credo che la forza del teatro e dell'evento di Andrea Chiodi, l'elemento virtuoso che lo contraddistingue sia stata la capacità di costruire reti in questi anni».
Anche Monsignor Eros Monti arciprete di Santa Maria del Monte, ha parlato del forte legame tra il festival e il sacro Monte: «Il festival Tra Sacro e Sacro Monte rappresenta un appuntamento estivo atteso in grado di coinvolgere in ogni serata centinaia di persone e che non sono spettatori, ma partecipanti, inserito in una cornice artistica storica naturalistiche di Fede, che ha come fulcro irrinunciabile la realtà del sacro Monte di Varese e il suo santuario. Il festival, in quest'anno Santo dedicata alla speranza Cristiana, si svolge come un percorso a tappe un cammino condiviso che attraverso momenti di riflessione, ascolto, incontro conduce a una meta via via più alta. Mi piacerebbe vedere la speranza come sguardo che oltrepassa, rende più ricca la ferialità. Il linguaggio poetico, artistico, dà senso alla vita, ci fa guardare oltre e ci permette di vivere la quotidianità in modo nuovo».
Nel 2025 «faremo un percorso importante ed intenso, una immaginaria salita al monte, una sorta di cammino insieme, attraverso storie e testi, dialoghi e riflessioni», ha poi dettagliato Chiodi.
Si parte con il tema del viaggio, del pellegrinaggio, attraverso la tradizione del canto popolare di 30 voci bianche e la poesia di Alda Merinietta per noi da Arianna Scommegna, per poi tenere lo sguardo fisso alla figura di Maria attraverso due autori come Erri De Luca e Giovanni Testori e due interpreti come Galatea Ranzi, grande protagonista del teatro e del cinema italiano per la prima volta al Sacro Monte con il suo In nome della Madre, e Maria Chiara Arrighini, che ha costruito il suo Interrogatorio a Maria - seguita da Antonio Latella - nella bellissima esperienza della bottega testoriana.
«Affronteremo il tema della Speranza in alcuni dialoghi/spettacolo conversando con Neri Marcorè su Giorgio Gaber, grazie al giornalista Massimo Bernardini e con Giovanni Scifoni sul lavoro dell’attore e il suo rapporto con il Mistero e la Speranza».
Sarà poi Scena Verticale a portare il pubblico nella contemporaneità e a presentare un lavoro che ha commosso tutta Italia, diretto e scritto da Dario De Luca, e per affrontare un tema doloroso come la storia di don Antonio, un parroco di una piccola comunità che si ammala di Alzheimer, con il suo Il Vangelo secondo Antonio.
A chiudere questa edizione sarà ancora il tema del viaggio, «un viaggio che da sempre ha affascinato grandi e piccoli, quello del Piccolo Principe dell’autore francese Antoine de Saint-Exupèry, letto per noi dall’attore Alessandro Preziosi che, dopo quattordici anni, torna al Sacro Monte».
Ancora una volta il festival si vede impegnato al fianco di Karakorum Teatro in un importante progetto che vede il coinvolgimento dei Licei della città di Varese impegnati per un triennio a costruire, a fianco del festival, un progetto culturale che sfocerà ogni anno in una diversa restituzione durante le giornate di luglio.
«Non posso che ringraziare le istituzioni, le fondazioni, i sostenitori e tutto il pubblico che ormai sono alleati preziosi di questa proposta culturale e di spettacolo che siamo felici sia nel cuore dell’estate della città di Varese e dello straordinario scenario di Santa Maria del Monte, sito Unesco che il mondo intero ammira», ha concluso Andrea Chiodi, entusiasta del Festival che, anche quest'anno, regalerà tante emozioni.
Tutti gli spettacoli dei martedì e giovedì, in caso di maltempo, si terranno nella Basilica di san Vittore a Varese.
Su trasacroesacromonte.it sono disponibili le informazioni per: biglietti, acquisti on line e in loco, servizio bus navette per il Sacro Monte, accesso alla XIV cappella, opzioni in casi di pioggia, titoli d’ingresso per persone con disabilità.