Sara e Samuele, quei viaggi che cambiano la vita. Hanno mollato tutto per raccontarci il mondo attraverso disegni e diari. Insieme

Nella vita c’è quasi sempre un piano B, e quando tutto sembra fossilizzato e l’esistenza non offre più spunti gioiosi per proseguite il percorso, ecco che scatta la rivoluzione, prima dentro di noi e poi al di fuori, con la ricerca di nuove idee e compagni di strada. La scintilla del cambiamento è scoccata parallela in Sara Bertoncello e Samuele Salvia, che fino allo scorso anno non si erano mai visti, e ora condividono progetti e passioni, in una seconda vita fortemente voluta e non ancora immaginata del tutto.

Incominciamo da Sara, di Bisuschio, capelli ricci e occhi verdi, look un po’ irlandese e un passato da ricercatrice, oggi acquerellista e illustratrice, e grande amante della natura e degli animali.

«Fin da piccola ho vissuto in campagna a contatto con cani, gatti, galline e conigli, e desideravo fare la veterinaria. Poi ho optato per la facoltà di chimica e mi sono laureata, lavorando per sei anni nel campo della ricerca. Ho sempre avuto la passione per il disegno e già alle medie gli insegnanti lodavano le mie capacità, però non avevo mai pensato di farne una professione», dice Sara, che deve la sua nuova vita a un viaggio, quello compiuto lungo il Cammino di Santiago de Compostela lo scorso anno.

«A fine 2022 avevo deciso di mollare tutto, e a maggio dell’anno scorso sono partita per Santiago, senza un’idea precisa di cosa avrei fatto poi nella vita. Durante il percorso riflettevo e alla fine ho deciso di sfruttare le mie capacità artistiche e vendere le mie opere. In più ora sono Guardia ecologica volontaria del Parco del Lanza, che va da Malnate a Cagno, Albiolo e Valmorea e mi occupo per l’ente anche della parte artistica, realizzando mostre con “Arte in trotto”».

Sara è autodidatta e disegna con la tecnica dell’acquerello gli animali dei nostri boschi, laghi e campagne, le cince, il martin pescatore, il picchio rosso e quello nero, la volpe, lo scoiattolo, il tasso, e ha creato il sito “Gocce di fantasia”, dove pubblicizza le sue opere.

«Sto andando bene come hobbista, vendo nei mercatini e ho diversificato la produzione, perché oltre ai ritratti di animali realizzo gli “urban sketch”, vedute di luoghi del Varesotto e testimonianze dei miei viaggi, acquerelli di paesaggio, ritratti e tavole in bianco e nero, utilizzando speciali penne con un inchiostro molto ricco di pigmenti simile alla china. Ora unisco questo inchiostro all’acquerello, per migliorare il dettaglio nei ritratti. I clienti mi chiedono soprattutto i disegni delle cince e degli altri uccelli, barbagianni, codibugnolo, picchio muratore, regolo, ma anche quelli dei mammiferi, lo scoiattolo o il camoscio».

Ora sta lavorando alle illustrazioni per un libro che contiene spiritose filastrocche botaniche per far conoscere le erbe delle nostre zone, dopo aver fatto i disegni per un volume sugli anfibi e per il libro di Samuele, “Il bigino della Via degli Dei”.

Proprio la passione per i viaggi ha fatto innamorare i due “transfughi” dai precedenti lavori, come racconta Samuele Salvia, di Sumirago.

«In realtà ci siamo conosciuti l’anno scorso in un locale di Varese, ma il feeling è arrivato subito. Io sono laureato in informatica, ho passato la vita davanti al computer, ero proprio il classico “nerd”, chiuso e dedito allo studio. Avevo viaggiato pochissimo e dopo la laurea ho lavorato per un po’ come informatico nel campo della sicurezza, anche se sognavo di camminare in montagna. Alla fine sono uscito dal guscio, e ho incominciato a percorrere da solo molti itinerari alpini, esplorando la natura, dopo essere uscito da una crisi personale dovuta al lockdown per il Covid. Nel 2021 ho fatto la Via dei Terrazzamenti in Valtellina, da Morbegno a Tirano, nel 2022 sono stato in Lapponia a vedere l’aurora boreale, poi in Austria e Slovenia a percorrere 300 dei 700 chilometri dell’Alpe Adria, sempre in solitaria».

Samuele capisce che l’informatica è per lui troppo opprimente e soffoca la sua personalità, così molla tutto e parte per l’Islanda e poi, nell’aprile 2023, compie il viaggio che gli cambia la vita, la Via degli Dei, da Bologna a Firenze, compiuto senza cellulare e dormendo in tenda.

«Sono soltanto cinque giorni di cammino ma mi sono serviti a capire che quel lavoro non era fatto per me. Quando si cammina nella natura si riflette molto, avevo bisogno di stare con me stesso, e alla fine ho trovato la soluzione, mi sarei guadagnato da vivere viaggiando e dando consigli ai neofiti sul mio blog “Un due tre si viaggia”. Da questa esperienza è nato il libro “Il bigino della Via degli Dei”, in cui mi racconto ma do anche consigli su come equipaggiarsi e preparare lo zaino. Poi, una volta tornato, la scorsa estate ho conosciuto Sara, e con lei sono stato due mesi in Asia, visitando Indonesia, Vietnam e Tailandia. Ora vorremmo andare in Sudamerica, anche se preferiamo le atmosfere del grande nord europeo, ma lì la permanenza costa parecchio».

Ma l’amore apre la porta ai sogni, e Sara e Samuele immaginano già di visitare la Nuova Zelanda, per raccontarla poi attraverso disegni e diari di viaggio. Insieme, nella loro straordinaria seconda vita.