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Politica | 10 aprile 2024, 14:49

Pellicini: «Non intitolare il Teatro di Luino a Dario Fo e a Franca Rame»

Il deputato e consigliere comunale di minoranza luinese di Fratelli d'Italia contro la decisione della giunta Bianchi: «Sull'intitolazione al Premio Nobel che visse a Luino si può ragionare, ma sua moglie con la nostra città ha poco a che fare. Sembra una scelta politica»

Il Teatro Sociale di Luino

Il Teatro Sociale di Luino

Il deputato luinese e consigliere comunale di minoranza della città lacustre Andrea Pellicini contesta, in una nota, la decisione della giunta di intitolare il Teatro Sociale a Dario Fo e a Franca Rame. 

Di seguito il comunicato integrale: 

«Mi compiaccio nell’apprendere che il Comune addiverrà all’acquisizione del Teatro Sociale, completando un percorso iniziato nel mio secondo mandato dall’Assessore Dario Sgarbi. Non sono però d’accordo sulla proposta di intitolazione. Mi spiego. 

Il nostro teatro, voluto a fine ‘800 dalla Società Operativa di Mutuo Soccorso, è già intitolato al “Sociale”, cioè al popolo, in particolare ai lavoratori. Fu realizzato per essere il teatro della gente di Luino.  Trovo dunque l’intitolazione non solo superflua, ma non in linea con la tradizione del nostro teatro. 

Ciò premesso, posso al limite condividere, in via subordinata, l’intitolazione  a Dario Fo, premio Nobel che visse per molto  tempo a Luino e la cui famiglia ha avuto profonde radici nell’ identità locale, a partire dalla nostra storica ferrovia. 

Ma non comprendo affatto l’estensione dell’omaggio a Franca Rame, sicuramente un’artista di valore, ma che con Luino ha poco a che fare. 

Davvero, a me sembra di vedere in questa dedica la volontà della giunta di dare un connotato politico alla scelta, essendo stata Franca Rame forse la massima animatrice di “Soccorso Rosso”, struttura organizzativa che si occupava della difesa e del sostegno dei militanti della sinistra extraparlamentare finiti in carcere.

Franca Rame arrivò anche a scrivere al Presidente della Repubblica a difesa di Achille Lollo, accusato e poi condannato per il rogo di Primavalle, in cui militanti di Potere Operaio diedero fuoco alla casa del segretario del Movimento Sociale Mario Mattei, provocando la morte di Virgilio e Stefano Matteo di 22 e 10 anni. 

Ecco perché invito il Sindaco e la giunta a ripensare al proprio proposito. Possiamo anche ragionare insieme su Dario Fo, in quanto illustre nostro concittadino. Ma fermiamoci lì»

Andrea Pellicini

Deputato e consigliere Comune di Luino

Redazione


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