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Cronaca | 04 aprile 2024, 17:30

Ha donato gli organi il volontario morto nei boschi di Sumirago: il suo gesto salverà venti vite

A sostegno del prossimo fino all'ultimo, anche dopo la morte: l'espianto degli organi di Giacomo Armellini, vittima sabato di un incidente mentre puliva i boschi per raccogliere fondi per l'Etiopia insieme alla sua associazione, dà nuova speranza a chi soffre

Giacomo Armellini, 46 anni di Lurate Caccivo, si è spento al Circolo nelle scorse ore (foto da Facebook)

Giacomo Armellini, 46 anni di Lurate Caccivo, si è spento al Circolo nelle scorse ore (foto da Facebook)

Fare del bene fino alle fine. Ha vissuto sempre a disposizione del prossimo Giacomo Armellini, il volontario dell’associazione Amici del Sidamo morto dopo essere stato colpito da un ramo caduto durante lo operazioni di pulizia dei boschi a Sumirago sabato mattina scorsa. 

Il 46enne di Lurate Caccivio, è morto mentre faceva del bene: l’associazione infatti era lì per raccogliere fondi da destinare a una serie di progetti umanitari in Etiopa. E farà ancora del bene: dopo il suo decesso infatti la famiglia ha acconsentito all’espianto degli organi e dei tessuti. La donazione permetterà a venti persone di tornare a vivere una vita normale.  

Armellini era originario di Belluno e si era trasferito nel Comasco nel 2006 dopo il matrimonio. Lascia la moglie e tre figli di 15, 14 e 12 anni. 

Redazione

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