Tante sono le croci che svettano sulle cime delle Alpi e delle Prealpi insubri, tra le più note e fotografate c’è sicuramente quella collocata sul Poncione di Ganna, iconica e conosciutissima montagna tra Valganna e Valceresio. Il prossimo 7 aprile, domenica, verrà festeggiato il 70° anniversario della posa della croce in vetta.
LA CROCE DEL PONCIONE
La croce di ferro, alta 9 metri, è stata fatta costruire nel 1914 dall’allora coadiutore di Ganna Don Enrico Borghi, che desiderava farla mettere a dimora sul Poncione. La proprietaria del Monte, però, non diede il suo consenso e la croce fu quindi posizionata accanto alla Grotta di Lourdes, di fronte alla Badia di San Gemolo, dove rimase fino al 1954. In quell’anno furono decisi dei lavori di restauro della Grotta, e così, sia per una migliore sistemazione della Grotta sia per esaudire il desiderio pregresso di Don Enrico Borghi, ormai defunto, venne ripresa l’idea di portarla in cima al Poncione.
Ottenuto stavolta il permesso dal nuovo proprietario, con un camioncino vennero trasportate fino all’Alpe Tedesco le traversine in ferro, il cemento, l’acqua e la sabbia che servivano per il basamento, e da lì un gruppetto di una quindicina di volontari trasportarono il materiale sulle spalle fino in cima alla vetta, costruirono la base ed assemblarono la croce (vedere foto allegata). Da quel giorno, fu inaugurata il 4 aprile 1954, la croce domina la valle.
Nel 1979, in occasione del 25° anniversario della posa, si decise di ricoprire la croce con dei vetri particolari, e in contemporanea di rinforzare il basamento e verniciare l’intelaiatura in ferro. Si trattava di vetri speciali, temprati, di 8 mm di spessore, di colore bronzo e riflettenti, che quando vengono colpiti dai raggi del sole la fanno risplendere. Anche in quel caso la difficoltà maggiore fu trasportare il materiale fino in vetta. Oltre al lavoro dei volontari vennero impiegati anche dei muli, un aiuto offerto da alcuni boscaioli che in quel periodo stavano lavorando a Mondonico. Il progetto fu portato a termine, e da allora la croce è come la vediamo oggi.
IL PROGRAMMA
L’evento è stato organizzato dalle Pro Loco e dai gruppi Alpini dei comuni delle due valli: Valganna, Cuasso al Monte e Bisuschio. Il programma spazia dalla fatica dell’escursione a piedi ai generi di conforto del pranzo alpino. Sono previste, come da locandina allegata, due salite accompagnate in vetta con partenza in via Poncione, sotto al ristorante in località Alpe Tedesco. La prima alle 5 del mattino con possibilità di colazione all’arrivo (su prenotazione al 351 6982254 entro il 4 aprile), la seconda alle ore 10. Alle 12.30 è organizzato nel prato in località Alpe Tedesco, a cura del gruppo Alpini e Pro Loco di Valganna, il pranzo alpino con polenta. E non mancheranno le famose torte delle cuoche valgannesi.
L’incasso sarà devoluto in beneficenza agli oratori di Valganna, Cuasso e Bisuschio. In caso di maltempo, tutto il programma verrà posticipato al 28 aprile 2024.