Formalmente non si può ancora parlare di ufficialità, ma ormai è fatta per la candidatura di Marco Colombo, sindaco di Daverio, alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno con Fratelli d’Italia.
La conferma è arrivata questa mattina nell’ambito del convegno sull’Europa promosso proprio da FdI nella sala Campiotti di Camera di Commercio a Varese.
Il coordinatore regionale lombardo del partito, Carlo Maccari, ha infatti annunciato alla platea composta da militanti e amministratori del territorio «l'apertura al civismo»: «Abbiamo chiesto a Marco di mettersi a disposizione e abbiamo inoltrato la sua disponibilità ai capi nazionali. Attendiamo in questi giorni che venga accolta».
«Non è una sorpresa, considerati i tanti segnali di queste settimane – ha detto Colombo –. Ma non ci ho creduto davvero, almeno fino ad ora, forse per non rimanere deluso come già accaduto in passato. Invece oggi mi trovo circondato da persone per cui la parola ha valore».
Insomma, manca solo un tassello che renda ufficiale questo passaggio. Ma Colombo ha già potuto dire che «l’unica cosa che prometto è l’impegno, quello che ho sempre messo in campo. Se dovessi essere chiamato, non deluderò chi ha puntato su di me. A loro e a tutti i militanti che ho imparato a conoscere in queste settimane va il mio ringraziamento. Mi avete fatto sentire davvero a casa. Casa Italia, naturalmente».
La sfida del sindaco
Colombo, imprenditore nel settore alimentare, tra i fondatori del movimento civico di Eupolis, lo scorso anno si era iscritto a Fratelli d’Italia.
Primo cittadino di un piccolo Comune, è abituato a pensare in grande: nel 2022 aveva promosso nel paese della Valbossa un convegno sulla promozione del territorio e dei prodotti tipici di eccellenza a cui avevano preso parte ministri, rappresentanti delle istituzioni e imprenditori del territorio e non solo.
Ora la nuova, ambiziosa e non semplice sfida con il partito di Giorgia Meloni. Lo scorso dicembre, tra l’altro, Colombo aveva scambiato qualche battuta con la presidente del Consiglio allo stand del proprio salumificio nell’ambito della fiera dell’artigianato a Milano, visitata dalla premier dopo aver firmato col governatore lombardo Attilio Fontana l’accordo per lo sviluppo e la coesione.