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Enogastronomia | 28 febbraio 2024, 00:01

Dal concorso per la miglior colomba al cioccolato solidale, è tempo di dolcezze pasquali per Claudio Colombo

Il pasticcere dell'omonima pasticceria di Barasso ha vissuto l'esperienza di far parte della giuria del concorso "Divina Colomba", oltre a lavorare già per la Pasqua, tra colombe speciali e cioccolato sostenibile e rispettoso della filiera

La giuria del concorso "Divina Colomba" di cui fa parte il "nostro" Claudio Colombo, secondo da destra nello scatto

La giuria del concorso "Divina Colomba" di cui fa parte il "nostro" Claudio Colombo, secondo da destra nello scatto

Quando si partecipa a un concorso, si respira un’atmosfera particolare, fatta di aspettativa, entusiasmo, passione e voglia di mettersi in gioco.

Lo sa bene Claudio Colombo, pasticcere e titolare della pasticceria Colombo di Barasso. Se qualche anno fa, infatti, era insieme agli altri “colleghi” in attesa di conoscere il verdetto della giuria in merito al suo pandoro, quest’anno è stato invitato ad essere lui stesso tra i giudici di Divina Colomba.

«Nel 2020 abbiamo vinto. Quest’anno, abbiamo avuto l’onore di essere in giuria. La prima fase di selezione è già stata superata: abbiamo assaggiato 169 colombe tradizionali, tra cui ne abbiamo scelte 20. A queste, si aggiungono poi quelle al cioccolato e quelle salate, per cui ci sono giurie a parte», ha raccontato Claudio, reduce da due giorni all’insegna del cibo, tra dolci lievitati e prelibatezze pugliesi.

«È stato un ruolo nuovo per me, è stato divertente e curioso vedere le varie interpretazioni dei professionisti che hanno portato la loro colomba. Per me è una responsabilità importante, so cosa voglia dire essere dall’altra parte, so quante notti insonni hanno trascorso i pasticceri, per questo sento l’obbligo di giudicare al meglio, con un occhio critico ma, al tempo stesso, con la possibilità di dare spunti di miglioramento attraverso le schede che dovevamo compilare. Chi partecipa ad un concorso sfida se stesso ed è un passo importante per crescere e mettersi alla prova, per questo si merita di essere giudicato nel modo giusto».

Non solo Claudio ha potuto - anche se indirettamente - aiutare altri pasticceri a migliorarsi, ma lui per primo ha imparato tanto da questa esperienza: «La colomba salata è una novità interessante, farcita con le specialità del territorio, la materia prima è particolare. Da parte nostra, siamo già in piena produzione delle colombe tradizionali e con gusti diversi: albicocca, cioccolato, pistacchio, oltre a un’edizione limitata cioccolato e lampone, un gusto abbastanza invernale ma ricercato».

E, come ogni Pasqua che si rispetti, non può mancare il cioccolato: «Sì. Con attenzione alla sostenibilità e alla filiera dei produttori: se non fossero messi in condizione di stare bene, abbandonerebbero i loro villaggi e non produrrebbero più cioccolato!». La cura per l’ambiente si vede già dal bicchierino su cui poggia l’uovo di Pasqua firmato Colombo: «Non è in plastica, ma sempre in cioccolato. Inoltre, proporremo tanti soggetti per grandi e bambini».

Giulia Nicora

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