Il peggio è alle spalle, come si dice in questi casi. Dopo i due impegni casalinghi sulla carta ingiocabili contro Venezia e Bologna, la Openjobmetis ritrova avversari più umani. Per la diciottesima giornata di LBA i biancorossi fanno visita al PalaRadi della neopromossa Vanoli Cremona.
Come detto, classifica alla mano, la squadra di coach Bialaszewski fa visita a una compagine che la precede di soli 4 punti, e occupa al momento il nono posto. Il primo incontro stagionale tra le due formazioni è avvenuto il 3 dicembre: era la decima giornata di campionato, e a Masnago gli azzurri allenati da Demis Cavina inflissero alla Openjobmetis la settima sconfitta nelle prime dieci partite.
Ampiamente noto come la squadra del girone di andata non faccia scopa con quella attuale: c’era Shahid e c’era Cauley-Stein; non c’era Mannion e non c’era Spencer: la Vanoli banchettò sotto canestro, vincendo la lotta a rimbalzo e tirando con il 55% da dentro l’area.
Curioso come Cremona sia stata l’avversaria che ha aperto l’avventura varesina di Young, e possa ora chiuderla. Sette presenze (con la Vanoli sarà l’ottava) difficilmente commentabili per la pochezza di quanto visto: regalare così un americano è cosa che la Openjobmetis non può permettersi, alla luce anche del “caso” Woldetensae ancora in cerca di soluzione. La decisione definitiva sul numero 1 (solo di maglia…) non è ancora stata presa, ma l’esito delle riflessioni non dovrebbe essere troppo difficile da immaginare.
Tornando al presente, si va a Cremona con gli stessi effettivi delle ultime gare, con un Moretti in più si spera, vista la brillante prestazione di mercoledì in FIBA Europe Cup che auspicabilmente ha cacciato i fantasmi dell’infortunio rimediato qualche settimana fa.
La Vanoli alterna sconfitte e vittorie da ben dodici partite. Nell’ultima giornata è uscita perdente dal campo di Reggio Emilia, quindi, se il trend non inganna, ora sarebbe la volta di esultare (via agli scongiuri, tifosi varesini).
Squadra equilibrata e ordinata quella agli ordini di Demis Cavina: settima per defensive rating e quinta per percentuale di rimbalzi presi tra quelli a disposizione. L’attacco è addirittura il quarto del campionato, sempre secondo il dato dei punti sui 100 possessi, (dietro solo a Bologna, Brescia e Scafati) ed è una delle squadre che tira di più da tre: il 31% delle sue conclusioni giungono da dietro i 6,75. Inutile dire che la Openjobmetis è prima in questo dato con il 34%.
Nel confronto statistico tra le due squadre, il dato che mette Varese e Cremona su due pianeti diversi è quello del pace: è un testa-coda, prima contro ultima, una sprinta e l’altra cammina, 78,8 possessi per partita per una contro i 70,8 dell’altra. Quale parte reciti la Openjobmetis e quale la Vanoli, inutile specificarlo…
Il roster di Cremona è lo stesso da inizio campionato: i risultati non hanno fin qui messo la società nella posizione di dover intervenire sul mercato e di correre ai riparativi. Sono dieci i giocatori parte regolare della rotazione dell’allenatore, di cui sette con un impiego medio tra i 22 e i 26 minuti.
Nessuno squillo nemmeno alla voce della media dei punti segnati, visto che ci sono quattro giocatori racchiusi tra gli 11 e gli 11,8 di media: sono i tre piccoli Davide Denegri, Wayne McCullough e Marcus Zegarowski (questo terzo miglior tiratore da tre, con il 48,4%) e il centrone Grant Golden, che con la stazzata ala Nathan Adrian alza notevolmente il livello della fisicità della squadra.
Oltre al veterano Trevor Lacey, gli altri attori sono gli italiani sono Andrea Pecchia, il lungo Simone Zanotti, l’ala Paul Eboua (13 punti e 8 rimbalzi all’andata) e il varesino Matteo Piccoli.
VANOLI CREMONA - OPENJOBMETIS VARESE (PalaRadi, h 19.30)
VANOLI CREMONA: 1 Adrian, 3 Zegarowski, 6 Pecchia, 10 Vecchiola, 11 Denegri, 13 Lacey, 14 Piccoli, 22 McCullough, 33 Golden, 41 Zanotti, 00 Eboua. All.: Cavina.
OPENJOBMETIS VARESE: 1 Young, 4 Mannion, 6 Ulaneo, 7 Spencer, 8 Woldetensae, 11 Moretti, 13 Librizzi, 18 Virginio, 21 Hanlan, 22 McDermott, 44 Brown. All.: Bialaszewski.
Arbitri: Paternicò, Bongiorni, Galasso.