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Eventi | 26 settembre 2023, 16:50

VIDEO. Riecco “Eventi in Jazz”: ouverture il 1° ottobre con Gianni Cazzola e Tullio De Piscopo

Cinque appuntamenti tra ottobre e novembre a Busto e Castellanza per la tradizionale rassegna organizzata dall'imprenditore discografico Mario Caccia. Per la prima data un concerto-tributo al grande batterista bustese Gianni Cazzola

Il batterista Gianni Cazzola

Il batterista Gianni Cazzola

Quattro appuntamenti con alcuni dei protagonisti e dei gruppi più noti della scena jazz nazionale e un live imperdibile con il Banco del Mutuo Soccorso, band di culto nella storia della musica italiana: torna a Busto Arsizio e Castellanza la collaudata rassegna “Eventi in Jazz”, organizzata come di consueto dall’imprenditore discografico Mario Caccia, titolare dell’etichetta Abeat Records, e realizzata con il sostegno dei due comuni coinvolti.

La nuova edizione si svolgerà da domenica 1 ottobre a venerdì 17 novembre e vedrà la partecipazione di artisti del calibro di Gianni Cazzola, Enrico Pieranunzi e Claudio Fasoli, che si esibiranno insieme a tantissimi musicisti, oltre a due formazioni in grande ascesa: i Manomanouche e i Sugarpie and The Candymen.

La prima data di “Eventi in Jazz” sarà un concerto-tributo al grande batterista Gianni Cazzola, emiliano di nascita ma da molti anni residente a Busto Arsizio. E proprio il Teatro Sociale lo festeggerà domenica 1 ottobre con un evento unico e con Tullio De Piscopo, “collega” di strumento, nelle vesti inconsuete del padrone di casa, anzi del padrino della serata, intitolata “The Great Gianni Cazzola & New Jazz Generation”.

Classe 1938, 65 anni di carriera alle spalle, un’energia contagiosa e un senso dello swing innato, Cazzola ha collaborato con un’infinità di mostri sacri, tra cui Billie Holiday, Chet Baker, Lee Konitz, Gerry Mulligan, Dexter Gordon, Sarah Vaughan, Dizzy Gillespie, Phil Woods, Ray Brown e Tom Harrel, suonando in tutto il mondo. Il debutto nel lontano 1957, a 19 anni, con il gruppo del chitarrista Franco Cerri.

Poi una lunga e fortunata carriera con tanti big al suo fianco: da Gianni Basso a Oscar Valdambrini, da Giorgio Gaslini a Franco D’Andrea, solo per citarne alcuni. Negli ultimi vent’anni Cazzola si è dedicato, soprattutto, alla scoperta e alla valorizzazione di nuovi talenti come il pianista Simone Daclon e la sassofonista Sophia Tomelleri, coinvolgendoli in progetti originali di matrice hard-bop. Non a caso, alcune giovani promesse del jazz italiano saranno al suo fianco al Teatro Sociale: il pianista Andrea Candeloro, il chitarrista Attilio Costantino, il contrabbassista Carlo Bavetta, il trombettista Cesare Mecca, il trombonista Didier Yon e il sassofonista Tommaso Profeta.

Sabato 7 ottobre riflettori puntati sul mondo musicale di Enrico Pieranunzi, pianista e compositore romano stimato ovunque, che si esibirà in piano solo, in duo con il sassofonista Rosario Giuliani, in trio con Luca Bulgarelli (contrabbasso) e Mauro Beggio (batteria) e in quintetto (con la cantante Simona Severini e il vibrafonista Andrea Dulbecco). Per il gran finale spazio anche al quartetto d’archi Jazz Acoustic Strings, a testimonianza di come, nel suo percorso, il jazz e la tradizione classica convivano fin dall’inizio l’uno accanto all’altra.

Dotato di grande sensibilità melodica, Pieranunzi è un musicista eclettico in cui pianismo, composizione e arrangiamento sono intrecciati in mondo inscindibile. Il suo mondo musicale ha confini labili, il che fa di lui un musicista tra i più versatili della scena europea. Nella sua ricchissima discografia spiccano le collaborazioni prestigiose con giganti del jazz come Chet Baker, Paul Motian, Charlie Haden, Marc Johnson e Lee Konitz, ma anche un album in duo con il pianista classico Bruno Canino (“Americas”) e alcuni lavori su Scarlatti, Bach, Handel, Martinu e Gershwin.

Il pianista romano è l’unico italiano ad aver suonato e registrato più volte a suo nome nello storico Village Vanguard di New York e, tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, vanno ricordati il Django d’Or francese (1997) come miglior musicista europeo, l’Echo Award 2014 in Germania come Best International Piano Player e il premio Una vita per il jazz assegnatogli nello stesso anno dalla rivista Musica Jazz. Parecchie sue composizioni sono diventate veri e propri standard suonati e registrati da musicisti di tutto il mondo. 

Per il terzo appuntamento della manifestazione, gli organizzatori hanno pianificato un’affascinante incursione dal jazz al rock progressive invitando il Banco del Mutuo Soccorso, in scena venerdì 13 ottobre a Busto Arsizio: la celebre band fondata da Vittorio Nocenzi, che in mezzo secolo di attività ha firmato album leggendari come “Il Salvadanaio”, “Darwin!”, “Io sono nato libero” e “Come in un’ultima cena” e hit popolari quali “Moby Dick” e “Paolo Pa”, presenterà “Orlando: le forme dell’amore”, il suo lavoro più recente, uscito nel 2022 e ispirato all’Orlando Furioso, l’opera simbolo del Rinascimento italiano che Ariosto scrisse nel 1516.

Nel mese di novembre “Eventi in Jazz” si sposterà a Castellanza con altri due imperdibili appuntamenti: venerdì 10 novembre sul palco del Cinema Teatro Dante si alterneranno i Manomanouche, formazione di punta del panorama Gipsy Jazz, e gli irresistibili Sugarpie and The Candymen, quintetto che modella con virtuosismo e ironia i classici del rock e del pop in uno stile rétro che evoca il jazz manouche, l’era dello swing e il Rock’n’roll degli albori.

Infine, per l’ultima data della nuova edizione, venerdì 17 novembre la ribalta sarà tutta per il sassofonista e compositore Claudio Fasoli, uno dei più importanti jazzisti della scena italiana (ma non solo).

Dotato di uno stile personale e riconoscibile e di un’invidiabile vena prolifica, Fasoli (84 anni da compiere il 29 novembre) è ancora oggi uno dei musicisti più interessanti e apprezzati in circolazione (il suo “Next” si è aggiudicato il Top Jazz 2021 della rivista specializzata Musica Jazz come miglior disco dell’anno).

A ripercorrere, insieme a lui, la sua lunghissima carriera interverranno i tanti colleghi che lo hanno accompagnato negli ultimi due decenni di attività, sottolineando i passaggi e le evoluzioni stilistiche che hanno contraddistinto la sua inesauribile ricerca musicale.

Redazione

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