Chi avrebbe mai pensato che da una tanica o da un bidone destinati al macero potessero prendere forma lampade, portariviste con un design originale all’insegna della modernità e destinati ad abbellire ambienti all’avanguardia? Simone Limongi con l’amico Francesco Palmisano ha pensato bene di riciclare quegli oggetti dando vita a pezzi unici di design, tra l’altro apprezzati dalla commissione degli esami di Stato dell’istituto tecnico Falcone di Gallarate.
Sì, perché Simone Limongi ha sostenuto gli esami di maturità (5BT) e nella parte finale del colloquio, quando ha presentato alla commissione l’attività di alternanza scuola-lavoro, meglio nota in ambiente scolastico come Pcto (ossia percorso per competenze trasversali e orientamento) e il suo “Portfolio” con progetti e lavori, ha stupito i professori.
Incuriositi si sono fatti spiegare la genesi del lavoro. «Questa passione è nata per caso – spiega Simone Limongi – Mi ha fatto appassionare un mio caro amico conosciuto a basket, che lavora in uno studio di architettura. Da un bidoncino diviso in due abbiamo ricavato da una metà una lampada arancione e dall’altra un portariviste. Io mi sono occupato dell’aspetto grafico, scegliendo font moderni che rispecchiassero uno stile pulito, classico, elegante e altri accorgimenti per rendere il manufatto originale, accattivante e moderno».
Così da un bidoncino spezzato a metà hanno preso forma in uno stile alquanto minimalista una lampada da tavolo arancione con la scritta “New ideas don’t exist”, un portariviste nero con la dicitura bianca “Vorrei qualcosa di moderno ma anche classico”, da una tanica un altro porta-lampade, da una sorta di ruota la lampada “dreamer” in stile industriale con venti metri di cavo.
Dunque “Le nuove idee esistono” e “Il sognatore” ha realizzato i suoi desideri. Che non restano chiusi tra le mura di un’aula, ma sono destinati al grande pubblico. «Abbiamo già contattato influencer – prosegue – uno spazio espositivo di Somma Lombardo, “La Cattedrale”, abbiamo creato una pagina Instagram e contatteremo una palestra di Milano dove si allenano giocatori professionisti». Dunque non solo atelier, ma l’obiettivo dei due giovani design è quella di vendere le loro genialità. Che intanto hanno conquistato il plauso della commissione degli esami di maturità.
Dopo questo step, si apre un futuro all’insegna del successo per Simone Limongi che, diplomato brillantemente al Falcone, pensa all’università. «Mi piacerebbe frequentare design della comunicazione al Politecnico – conclude – o il Naba di Milano».
Le idee ci sono, la buona volontà pure, la motivazione è forte, non resta altro che spiccare il volo nel mondo della grafica e del design.
