Il raviolificio Scoiattolo di Lonate Ceppino compie 40 anni e la dedica per un traguardo così importante non può non andare al fondatore Umberto Belletti, scomparso pochi giorni fa (LEGGI QUI), il cui insegnamento resterà sempre nel cuore e nella mente di questa azienda a gestione famigliare i cui prodotti sono arrivati in tutto il mondo.
Di seguito pubblichiamo il bellissimo post che l'azienda ha voluto dedicargli. Non c'è nulla da aggiungere, se non leggere parola per parola, perché se lo Scoiattolo ha un segreto per spiegare il proprio successo sta proprio qui.
«40 anni fa nasceva una storia, la nostra, fatta di dedizione, coraggio, sogni e sacrifici. È iniziato tutto nel 1983 da un’idea coraggiosa di Umberto Belletti: vendere nei mercati provinciali i tortellini della moglie Ebe, emiliana e specialista della pasta fresca fatta in casa. Le prime ricette del cuore? I cappelletti ripieni di carne o prosciutto crudo, i tortelli di zucca e i tortelli di verdura.
Dalla spianatoia ai macchinari: 40kg di ravioli prodotti nel 1985 da Nonna Ebe, Nonno Tino, le figlie Anna, Giancarla e i generi Lino e Giuseppe… 75 tonnellate prodotte oggi dalla terza generazione, i nipoti Massimiliano, Matteo e Valentina, con l’aiuto di 150 dipendenti. Entusiasmo e unione che hanno permesso all’azienda di arrivare all’importante traguardo di 40 ANNI INSIEME.
La pasta fresca è stata e sarà per noi sempre un momento di riscoperta e condivisione, un abbraccio che parla di casa e ti coccola. Uno scoiattolo colorato che inforca un tortellino e che ha dato nome ad un sogno. È passato ma anche futuro, è passione e crescita».
Anche il nipote Max Di Caro ha voluto dedicare al nonno parole e pensieri che arrivano dritti dal cuore.
«Caro Nonno Tino, siamo il frutto del tuo cuore e delle tue mani. A te che hai creduto con amore in tutto questo, ogni giorno, permettendo che diventasse realtà". Chi l’avrebbe mai detto? Sembra ieri che giocavamo insieme a pallone nei prati del monte Bondone, nostra meta turistica estiva vicino alla mitica Garniga Terme, di cui avevi eletto Matteo come Sindaco. Formazione tipo: Max e Matteo contro Nonno Tino e Valentina, in porta Nonna Ebe. Per iniziare ad amare quel gioco che poi e’ stato uno straordinario punto fermo nelle nostre vite.
Ma oltre ad essere uno straordinario Nonno, sei stato anche tanto altro. Un marito fortunato, un papà un po’ burbero, ma speciale, un suocero esigente, un bisnonno unico. E poi ancora: l’imprenditore illuminato di Scoiattolo, un capo testardo, ma empatico, un presidente amorevole verso tutti i suoi ragazzi della Varesina Calcio, un amico di tanti, un uomo buono e generoso, uno scrittore dalla veneranda età di 80 anni.
Ma soprattutto sei stato un uomo innamorato della vita. Sempre vissuta al massimo, sempre con il fuoco acceso, con la mente proiettata a nuovi progetti, nuove avventure, nuove sfide. L’ultima volta che siamo venuti a trovarti qualche giorno fa, hai valuto sapere dell’evoluzione dell’azienda, dei tuoi dipendenti, del nuovo stabilimento e con il tuo sguardo fiero ci hai detto: Chi l’avrebbe mai detto che avremmo venduto i nostri ravioli in tutto il mondo? Tu sicuramente, Nonno Tino.
Ciao Nonno, ti vogliamo bene. Fai buon viaggio».














