Lunedì 12 giugno, alle 21, all’interno del ricco programma del festival letterario Nord in Giallo, che anima Varese per tutto il weekend (e fino a sabato 17, con il “fuori festival”), la tensostruttura ai Giardini Estensi ospita Bella con l’anima, spettacolo scritto e diretto da Antonio Zamberletti, con le musiche dal vivo blues e jazz di Daniele Cortese e la narrazione di Elisa Baio.
«La storia si volge a Milano – ha spiegato l’attrice varesina – durante il turno di notte di due agenti della Questura di Milano abbastanza diversi, uno è prossimo alla pensione, l’altro è più giovane. Ma non sarà un turno normale, nelle poche ore di pattuglia si confrontano e condividono storie, ricordi, sogni, in un’escalation che porterà a un momento di tensione finale. Il bello di questo spettacolo è che tocca anche tematiche relative all’oscurità dell’animo umano, i personaggi hanno tutti una parte di luce e una d’ombra, anche il personaggio che si comporta in modo crudo, cattivo, malefico in realtà ha avuto un’infanzia e anche chi è buono ha qualche macchia nel suo percorso, a me personalmente fa capire che non esistono solo il bianco e nero, ma tante sfumature diverse. Sono una grande fan del genere giallo, quando Antonio mi ha proposto di recitare in questo spettacolo ho detto subito di sì!».
Bella con l’anima è un progetto teatrale unico nel suo genere, un laboratorio nato dalla sinergia di svariate e consolidate professionalità nel campo della scrittura, della recitazione e della musica. È un noir che racconta di poliziotti e banditi, di donne fatali e amori perduti, di illusioni e speranze, di notti insonni e albe incolori. Milano stessa prende vita, diventa un vero e proprio personaggio, con una storia da raccontare, simbolo della memoria collettiva di un intero paese, della sua gente, della sua storia, di un mondo che rischia di essere dimenticato: gli anni Settanta, le famiglie arrivate dal Sud, i pomeriggi della domenica passati ad ascoltare alla radio le partite di pallone, le periferie di asfalto e cemento, gli interminabili inverni sbiancati dalla nebbia», ha aggiungo lo sceneggiatore e regista, che è riuscito a cogliere nel capoluogo lombardo tutta la dinamicità che lo caratterizza, tra alti e bassi, tra fascino e timore, una città con una bellezza che si percepisce, soprattutto, con l’anima.
Antonio, Daniele ed Elisa saranno protagonisti anche de L’ultimo volo dello sparviero, mercoledì 22 giugno, a Urbino, in cui «affronteremo il tema della guerra e degli esseri umani, attraverso la storia di un aereo caduto nel deserto in Libia nel 1941 i cui resti vengono trovati vent’anni dopo, una vicenda molto toccante», ha concluso Elisa, con un invito a partecipare agli spettacoli e condividere con loro la riflessione sull’umanità.