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Busto Arsizio | 09 giugno 2023, 12:31

Commercianti no limits, meno un giorno: i ragazzi «stracarichi» e pronti a mostrare i loro talenti nei negozi

Nella giornata di domani 27 negozi del centro cittadino di Busto avranno come dipendenti 40 giovani con diverse abilità. Il Comitato commercianti e Mai Paura raccontano i preparativi: «Mi dispiace quando dicono che facciamo “cose belle”: sono cose normali, dobbiamo fare solo cose giuste»

Foto d'archivio

Foto d'archivio

«È nata per caso», così iniziano Alessandra Ceccuzzi, presidente del Comitato commercianti centro cittadino, e Emanuela Bossi, presidente di Mai Paura Onlus, per spiegare la giornata di domani. “Commercianti No Limits” vedrà anche la realizzazione di un cortometraggio che verrà proiettato la sera del 22 giugno alla festa del 40° anniversario del comitato. LEGGI QUI

Infatti, 27 attività del centro di Busto Arsizio, ospiteranno 40 ragazzi dell’associazione per una giornata di lavoro all’insegna dell’inclusione: «Per un giorno saranno a tutti gli effetti parte del nostro personale» racconta Alessandra Ceccuzzi. Che poi sottolinea: «L’intento è quello di far veramente provare ai commercianti cosa vuol dire avere un ragazzo diversamente abile nei loro negozi, e ai ragazzi far provare una vera esperienza lavorativa». 

Pensiero che anche Emanuela Bossi condivide: «Non deve essere una giornata fine a se stessa, non deve essere un mettersi in mostra e dire “quanto siamo bravi”». Perché: «Tantissimi genitori, ragazzi lamentano il fatto che non ci siano grandi possibilità lavorative e questa è una delle cose più limitanti per loro ma anche per la società».

E allora alle 9 i 40 ragazzi si troveranno in piazza Santa Maria e alle 9.30 verranno distribuiti nelle attività: «Alcuni faranno solo il mattino, altri il pomeriggio, ma la maggior parte lavorerà per tutto il giorno».

«Alcuni commercianti mi hanno chiamata per chiedermi come comportarsi, mi ha fatto molto piacere,  ma so che sarà tutto naturale. Io ho cercato di abbinare i ragazzi alle attività in base a quello che gli piace, perché sono loro al centro», racconta Emanuela. 

E i suoi ragazzi sono «stracarichi» per la giornata di domani: «Durante il periodo del Covid, con dei permessi, abbiamo fatto un’esperienza simile, ma le attività erano chiuse al pubblico e tutte hanno trovato la cosa giusta per i ragazzi. L’emozione è la cosa più bella, sempre, e domani prenderà il sopravvento. Io viaggerò con la bici da un’attività all’altra, hanno tutti il mio numero, ma so che non ci sarà bisogno di usarlo».

Poi la riflessione di Emanuela: «Mi dispiace quando dicono che facciamo “cose belle”: sono cose normali, dobbiamo fare solo cose giuste».

Allora domani, se volete abbattere gli stereotipi e i pregiudizi, i ragazzi vi aspettano nei negozi del centro di Busto. 

Michela Scandroglio

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