Le radici immerse nella tradizione, senza cadere nel tradizionalismo, e un'evoluzione costante: il liceo Classico compie 100 anni - «come l'esame di Stato», fa notare sorridendo la professoressa Cristina Boracchi, dirigente del "Daniele Crespi" - e a Busto Arsizio sarà una festa grande. Una festa, quella del 31 maggio alle ore 20.30 al Teatro Sociale "Delia Cajelli" con il patrocinio del Comune, che diventerà anche un viaggio nel tempo, compresi presente e futuro. L'invito è a tutti i "crespiani" di ieri e oggi, alunni, insegnanti, chiunque abbia fatto parte della storia del liceo o voglia saperne di più.
"Non scholae sed vitae discimus": la fierezza passa dalle parole e dal logo realizzato.
Interverranno Giuseppe Zanetto, professore ordinario di Letteratura Greca all'Università degli Studi di Milano, e Massimo Gioseffi, professore ordinario di Lingua e Letteratura latina sempre dell'ateneo milanese. Sarà un'occasione per condividere e applaudire le eccellenze; avverrà la premiazione dell'Agone nazionale di greco e del concorso Certamen "Non omnis moriar", come quella del logo e della colonna sonora del centenario. Si esibirà il coro Polymnia, diretto dal maestro Monica Balabio. Ancora, in scena la Compagna dei Sognattori, con "Dialoghi con Leucò" e "Ascesa e caduta di un seduttore".
Ci sarà un ulteriore, grande protagonista, che tanti altri ne racchiude: l'Annuario del liceo. Qui si stacca con decisione il biglietto del tempo, direzione anche futuro: si potrà infatti acquistare e permetterà alla Fondazione di sostenere le sempre più numerose richieste di borse di studio.
«Gli studi classici mantengono una grandissima forza nella preparazione di base degli studenti, a 360 gradi - osserva la dirigente Boracchi - che affonda le radici nella tradizione ma non si chiude nel tradizionalismo». Ha "gemmato" il linguistico, il liceo di scienze umane, ha condotto i ragazzi nel sentiero delle discipline scientifiche e nella matematica: nuove strade, senza perdere la propria identità, quella di polo umanistico capace di guardare dentro le sfide dell'umanità.
C'è orgoglio, accompagnato anche da un pizzico di emozione nell'accogliere questa festa. Ci spiegano i momenti chiave Davide Ferrè e Michele Trapani. L'annuario - che verrà presentato da Chiara Iotti - «vuole essere la testimonianza di una passione, l'amore per questa scuola» osserva Marcella Colombo.
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