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Politica | 27 marzo 2023, 13:19

Magrini affida le deleghe a Premazzi, Rovelli e Barcaro. Il leghista: «Scelta sofferta ma è un dovere morale»

Presentanti a Villa Recalcati i nuovi componenti della squadra di governo dell’ente. Tra di loro, come ormai noto, anche Barcaro. Ma il capogruppo Ghiringhelli precisa che «la Lega non c’è»

Magrini affida le deleghe a Premazzi, Rovelli e Barcaro. Il leghista: «Scelta sofferta ma è un dovere morale»

Col decreto firmato questa mattina dal presidente della Provincia Marco Magrini è ufficiale: Alberto Barcaro è – di nuovo – un consigliere delegato (alla Protezione civile).
«Scelta sofferta, ma accettare la delega oggi è un dovere morale», spiega il leghista, che entra nella squadra di governo insieme a Mattia Premazzi (Bilancio e Rapporti con la Società patrimoniale) e Marina Paola Rovelli (Turismo e Piste ciclabili) di Eupolis. Il capogruppo del Carroccio Sergio Ghiringhelli prende però subito le distanze. Lo strappo è consumato.

Magrini: «Provincia casa dei sindaci»

La premessa è del presidente, eletto col sostegno del centrosinistra: «La mia candidatura non era contro qualcuno – dice Magrini aprendo la conferenza stampa –. C’erano sindaci civici che mi chiedevano di farlo e ho avuto riscontri anche all’interno del centrodestra, altrimenti non avrei potuto vincere. La Provincia deve essere la casa dei sindaci, in cui lavorare in modo serio e concreto. Servono persone competenti e preparate. Non faccio ragionamenti guardano ai partiti ma agli amministratori capaci di portare avanti dei progetti».

Magrini ricorda di non essersi «mai posto contro la precedente amministrazione» guidata da Emanuele Antonelli. E di aver precisato personalmente al segretario provinciale della Lega Andrea Cassani (secondo il quale «Barcaro ha trovato la sua strada non più interna al movimento») che non si sarebbe comportato come un presidente del (solo) centrosinistra. «Ma dopo un confronto con gli altri leader del centrodestra, mi ha risposto che non avrebbero accettato deleghe».

Barcaro: «Sono un tesserato Lega». Ghiringhelli: «Scelta che non condivido»

In attesa di capire come si muoverà ufficialmente il partito, Barcaro questa mattina ha precisato di essere un tesserato della Lega: «Sono nel gruppo Lega a livello provinciale e a Somma Lombardo. Se verranno presi dei provvedimenti sono pronto ad accettarli».

Parlando di «scelta sofferta», dice che «accettare la delega oggi è un dovere morale. Assumendomi la responsabilità di quello che potrà essere mio futuro politico. Con la P maiuscola». E sottolinea che «l’appoggio alla mia riconferma è stato trasversale» e di essere stato contattato da amministratori e volontari in virtù della delega alla Protezione civile che ora torna di sua responsabilità.

E se Cassani aveva evidenziato come Barcaro durante un direttivo si fosse detto contrario all’ipotesi di accettare deleghe da Magrini, l’interessato precisa che «io avevo espresso il mio pensiero e attendo di vedere i verbali. Ho detto chiaramente che non accettare deleghe agli occhi degli amministratori poteva apparire poco collaborativo. Dobbiamo leggere il segnale che ci hanno dato eleggendo Magrini a distanza di un anno dal voto per il consiglio provinciale in cui avevamo vinto col centrodestra».

Alla conferenza stampa era presente anche il capogruppo leghista in provincia Sergio Ghiringhelli. Barcaro lo ringrazia pubblicamente, perché «in questi mesi ha cercato di avere una visione sul futuro».

Ma Ghiringhelli, che ha subito precisato che «la Lega non c’è» nella squadra di Magrini, a margine dirà di non aver «mai visto una situazione come questa. In Provincia dobbiamo avere un ruolo di opposizione, non condivido assolutamente la scelta di Barcaro e spero che il movimento prenda provvedimenti».

Le deleghe

Barcaro dunque torna a occuparsi di Protezione civile. A Premazzi la delega a Bilancio e Rapporti con la Società patrimoniale, a Rovelli Turismo e Piste ciclabili.

«Siamo rappresentanti civici e ci rivolgiamo ai tanti amministratori che non si riconoscono nei partiti», afferma Premazzi, capogruppo di Eupolis, precisando che non si tratta di essere voltagabbana ma di un’assunzione di responsabilità. «In un ente come la Provincia, molti temi prescindono dagli schieramenti classici della politica. Magrini ci ha rassicurato che la sua non sarà una presidenza di parte e ascolterà anche il centrodestra».

«La Provincia ha l’opportunità importantissima di ascoltare le esigenze dei territorio – aggiunge Rovelli –. Vogliamo portarle al tavolo politico e tecnico e trovare soluzioni. Tutto funziona al meglio se la rete è messa a sistema: questa è la vera sfida».
La chiosa del presidente è politica: «Qualcuno aveva parlato di anatra zoppa. Evidentemente abbiamo trovato il veterinario».

Riccardo Canetta


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