Tra i programmi televisivi più apprezzati della primissima serata c’è sicuramente “Soliti Ignoti-Il ritorno”, il game show condotto da Amadeus su Rai Uno, al termine del telegiornale delle 20.00.
E nella puntata andata in onda ieri sera, fra i vari personaggi da identificare, i due concorrenti – Emmanuele e Cristina, fratello e sorella di Catanzaro – se ne sono trovati di fronte anche uno proveniente dall’alto Varesotto, per la precisione da Cunardo.
Ignoto dal valore di 33mila euro – con tanto di “imprevisto” che, in caso di errore, fa perdere tutto il montepremi accumulato fino a quel momento, come successo ai due proprio poco prima –, la cui identità è stata indovinata grazie all’aiuto di uno degli indizi forniti direttamente da lui, tra cui due molto divertenti che hanno suscitato l’ilarità di tutto il pubblico.
“Ho tanto da schiacciare e sbriciolare” è la frase che ha contribuito ad abbinare la persona alla sua professione: e non poteva che trattarsi, dunque, del proprietario di un “mulino didattico”, il Molino Rigamonti. È Francesco Borellini, 48 anni, a occuparsi dello storico mulino ad acqua tuttora funzionante che la sua famiglia si tramanda fin dal Settecento a pochi passi da Valganna, nel quale vengono prodotti diversi tipi di farina, anche da polenta.
Molto spesso il Molino Rigamonti viene visitato anche dalle scolaresche: un modo con cui non solo si ha l’opportunità di mostrare ai più giovani un antico mestiere che si può svolgere ancora oggi, ma – come ha spiegato lo stessi Borellini – anche di far capire alle nuove generazioni che l’energia può essere prodotta da fonti rinnovabili come l’acqua.